Disabile abusato e filmato: scattano le misure cautelari. Ci sono anche minorenni

Una persona disabile sarebbe stata abusata e filmata da alcune persone. Scattano misure cautelari anche nei confronti di tre minorenni. I reati contestati.

Disabile abusato filmato misure cautelari minorenni
Carabinieri (Foto Pixabay.com)

I carabinieri della Compagnia di Girifalco (Catanzaro), a seguito di un’articolata inchiesta da parte della Procura presso il Tribunale di Lamezia e della procura presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad ordinanze applicative di misure cautelari. Si tratta di provvedimenti emessi nei confronti di dieci persone. Tre di questi riguardano minorenni.

I provvedimenti sono stati emessi dai GIP presso i rispettivi tribunali nell’ambito dei procedimenti penali iscritti dai due uffici requirenti.

I reati contestati sono violenze sessuali di gruppo, diffusione di video sessualmente espliciti e sequestro di persona “in danno di un giovane indotto a compiere e/o subire atti sessuali in ragione di una sua rilevata disabilità psichica“.

I giovani coinvolti nelle violenze sessuali di gruppo ai danni di un ragazzo disabile sarebbero di età compresa tra i 17 e i 21 anni.

Le indagini hanno avuto inizio a novembre del 2021 quando dei parenti del giovane hanno presentato denuncia alla Stazione Carabinieri di Curinga consegnando su supporto informatico un filmato dal contenuto sessualmente esplicito. Video poi condiviso senza il consenso della persona offesa.

Catanzaro, violenza sessuale di gruppo su una persona disabile. Scattano dieci misure cautelari

Il video ritraeva il giovane indotto, per via delle conduzioni di vulnerabilità, a subire gli atti sessuali oggetto di registrazione video. Filmato poi divulgato in diversi gruppi.

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Carabinieri (Foto Pixabay.com)

L’inchiesta si è modulata tramite le dichiarazioni delle persone informate sui fatti, le intercettazioni e le analisi dei cellulari sequestrati agli indagati.

Stando a quanto emerso dall’inchiesta, le persone destinatarie delle ordinanze cautelari avrebbero avvicinato il giovane approfittando delle sue debolezze e del fatto che cercasse la loro amicizia, al fine di creare episodi delittuosi “occasione di goliardico divertimento per il gruppo a discapito delle diverse abilità della persona offesa“.

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Vittima “che non aveva modo di comprendere le effettive finalità dei presunti autori delle condotte ipotizzate in suo danno, che si sono tradotte anche in episodi di natura sessuale che venivano ripresi e divulgati tra il gruppo“.

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