Usa e Francia monitorano Putin, l’avvertimento del capo russo: “Non accetteremo mai…”

Continua a destare preoccupazione la situazione tra Russia e Ucraina. Le due super potenze controllano con attenzione Putin, e il premier russo risponde minaccioso.

truppe russia ucraina (Facebook)
Due soldati in esercitazione (Facebook)

Sono giorni frenetici, questi, per la diplomazia internazionale, alle prese con i venti di guerra provenienti dalla Russia. La situazione tra la super potenza e l’Ucraina è sempre più tesa e preoccupa l’Europa.

Il Paese del presidente Volodymyr Zelensky è intenzionato ad entrare nella Nato, ma Putin, con l’appoggio della Cina, è fortemente contrario a questa scelta, per timore che gli Stati Uniti possano usare il territorio per stabilirci radar e basi, con intercettatori antimissili come successo in Polonia e Romania.

Al momento ci sono più di 100.000 soldati russi dispiegati al confine con l’Ucraina, e in molti pensano che il vero scopo del premier sovietico sia di richiedere il rimpatrio delle truppe straniere nel blocco dei Paesi dal Baltico ai Balcani.

Ieri Mosca, dopo un lungo colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha annunciato il ritiro di una parte dei soldati dai confini ucraini, che avrebbero finito le loro esercitazioni. Si tratta di un segnale confortante in una possibile risoluzione dell’emergenza, ma il pericolo non è ancora passato.

Putin ritira parte delle truppe ma avverte: “E’ una minaccia che…”

Il capo russo ha infatti gelato chi sperava la sua mossa fosse un buon auspicio per l’entrata nella Nato dell’Ucraina. Niente di tutto questo. Le posizioni del politico sono ferme più di prima.

“Non accetteremo mai l’allargamento della Nato fino ai nostri confini, è una minaccia che noi percepiamo chiaramente” ha dichiarato ieri durante la conferenza stampa congiunta con la Germania. “Le risposte dell’Alleanza sulla sicurezza finora non soddisfano le nostre richieste” ha aggiunto, facendo intendere chiaramente che il braccio di ferro è lungi dall’essere concluso.

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A rilanciare le preoccupazioni ci ha pensato inoltre il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha spiegato quanto al momento non ci siano ancora evidenze di un ritiro seppur parziale delle truppe russe dai confini ucraini. “Non ci sono segnali sul terreno che la Russia stia riducendo le truppe ai confini dell’Ucraina” ha detto, aggiungendo quanto sia importante che la diplomazia continui il suo lavoro, riscontrando una buona predisposizione di Mosca all’ascolto.

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