Guai in vista per il celebre infettivologo: è indagato. Ecco perché

Brutte nuove per il celebre medico dell’ospedale milanese, finito oggi sotto inchiesta con pesanti accuse. L’infettivologo è stato uno dei protagonisti in tv durante l’epidemia.

Carabinieri (Facebook)
Pattuglia dei Carabinieri immagine di repertorio (Facebook)

Una notizia che arriva inaspettata e che vede coinvolto uno dei massimi esperti di malattie infettive, protagonista in questi ultimi due anni in diverse trasmissioni di approfondimento. Oggi i Carabinieri dei Nas hanno infatti eseguito delle perquisizioni e sequestrato documenti a ben 33 persone per presunte irregolarità sulla gestione delle iscrizioni a numero chiuso della Facoltà di Medicina e assunzioni di assistenti e dirigenti ospedalieri.

Tra gli indagati figura anche lui, impiegato presso uno dei principali ospedali del capoluogo lombardo, che risulterebbe coinvolto in un episodio di falso ideologico e turbativa. Le accuse per i 33 individui sarebbero di abuso d’ufficio, corruzione e associazione a delinquere.

Il professionista avrebbe spinto per far assumere a tempo determinato due candidate come dirigenti biologi. Avrebbe inoltre truccato un concorso per il posto di professore di ruolo in un’università cittadina. Fine ultimo: favorire uno specifico candidato. Accuse pesantissime per lui, vero volto, in questi mesi difficili, della lotta al virus.

Milano: noto infettivologo indagato per turbativa e falso ideologico

E’ quanto successo oggi a Milano, dove i Carabinieri dei Nas meneghini nell’ambito dell’inchiesta voluta dal pm Luigi Furno, hanno dato il via a perquisizioni a tappeto e sequestri nelle case di 33 persone, di cui 24 docenti nelle università di Milano, Roma, Palermo, Pavia e Torino.


A finire nel mirino dei militari anche lui, Massimo Galli, noto infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano nonchè professore all’Università degli Studi.

Il professionista, di concerto con il direttore generale Alessandro Visconti e la dottoressa Manuela Nebuloni, avrebbe spinto per far assumere due candidate come dirigenti. Scelta a cui si opponeva la dottoressa Maria Rita Gismondo, collega virologa del Sacco. Inoltre avrebbe truccato il concorso per professore di ruolo per favorire un candidato risultato alla fine vincente.

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Al momento il professore non ha rilasciato nessuna dichiarazione in merito.

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