“Mi sono preso paura”: con queste parole Andrea Zenga ha lasciato intendere che lo scherzo a Rosalinda è riuscito, anche troppo.
Andrea Zenga e Rosalinda Cannavò, al termine dell’esperienza del Grande Fratello VIP, hanno parlato ai microfoni di Turchese Baracchi nel corso del programma radiofonico Turchesando.
Tra una chiacchiera e l’altra, la discussione ha toccato diversi temi. Tra di essi lo scherzo organizzato con la complicità delle Iene a Rosalinda, cui ha partecipato lo stesso Andrea.
Andrea ha voluto raccontare che cosa ha provato quando la fidanzata non rispondeva alle sue telefonate.
“Mi sono preso paura”, ha raccontato. “Poi avevamo ordinato le pizze e non arrivava, quindi mi sembrava ancora più strano”.
Rosalinda Cannavò: “Ho esagerato”
Turchese Baracchi ha sentito anche l’altra campana, cioè la diretta interessata: Rosalinda Cannavò.
L’ex gieffina ha ribadito ancora una volta che la sua reazione allo scherzo è stata decisamente forte, a causa della gelosia
“Parolacce ne ho dette troppe. Adesso devo fare un fioretto. C’è da dire che è un bel ragazzo e viene semplice corteggiarlo”.
Zenga invece ha voluto subito smentire le parole della fidanzata: se non si fosse trattato di uno scherzo, non si sarebbe mai comportato in quel modo.
“Nella realtà sarei stato dalla sua parte”, ha ribadito. Va detto che, nonostante Andrea abbia ripetuto di aver fatto grande difficoltà a recitare la sua parte nel corso dello scherzo, Rosalinda non si è accorta di nulla. Anzi, ha aggiunto che per lei Andrea Zenga potrebbe fare l’attore.
“Ero troppo nervosa. Quando mi arrabbio escono l’accento romano e siciliano. Tremavo, mi batteva il cuore fortissimo, ero in stato confusionale”. Certo, Rosalinda non ha vissuto affatto bene la dinamica dello scherzo. Anche per questo Andrea, pur dicendo di non aver nulla da farsi perdonare, ha ammesso di essersi sentito in colpa.
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Infine, Rosalinda ha voluto toccare il tema del cyberbullismi da parte dei profili “fake”, un problema che ha affrontato in un suo recente post.
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“E’ una battaglia persa”, ha raccontato, “sino a quando non si dovrà rendere obbligatori i profili se rispondo ci perdo solo io. E magari ci sono persone che soffrono più di altre”.