Alessandro Cattelan, il conduttore si sfoga: “Non ho niente da dimostrare”

Per anni Alessandro Cattelan ha ricoperto un ruolo da protagonista su Sky con i suoi programmi. Ora lo vedremo presto in Rai.

Alessandro Cattelan
Alessandro Cattelan Foto da Instagram

Alessandro Cattelan, reduce dai fasti della sua trasmissione condotta su Sky ‘E poi c’è Cattelan‘ dal 2014 al 2020 e soprattutto da ‘X-Factor‘, andato in onda dal 2011 al 2020, è ora in cerca di nuove sfide professionali. Corrisponde già a certezza il suo arrivo in Rai, dove nel prossimo autunno condurrà un format affidato completamente a lui e dal titolo ‘Da grande’.

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Inizialmente la cosa consterà di due serate, il cui esito sarà da valutare. Per Alessandro Cattelan si tratterà certamente di un appuntamento importante, per la prima volta al cospetto di una audience televisiva così potenzialmente vasta. Del resto una svolta in carriera è ciò che aspetta tutti, a meno che non si stia parlando di Oprah Winfrey.

Ma tanto per citare un esempio, basti pensare al percorso intrapreso a suo tempo da Fiorello. Dal karaoke alla radio, fino a diventare il re del varietà, lo showman siciliano oggi è certamente il nome più grosso che ci sia all’interno del panorama dello spettacolo italiano.

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Alessandro Cattelan: “Non sono il nuovo Baudo”

 

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Cattelan ha altre caratteristiche ma non per questo non può certo farsi valere allo stesso modo. Lui stesso ammette di avere la sensazione che gli spettatori lo reputino ancora un pò incompiuto. Una sensazione che il classe 1980 originario di Tortona confida ad una intervista al programma ‘Light Camera Revolution’ su Discovery+.

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Secondo lui, la gente ritiene per la grossa che sia uno che deve ancora dimostrare qualcosa. “Quasi fosse l’erede di Pippo Baudo. Ma non era mia intenzione comunicare questa idea, a me non interessa tutto ciò”. I paragoni con i mostri sacri del passato come appunto Baudo, Raimondo Vianello o Mike Bongiorno possono fare piacere ma non sussistono.

“La loro era un’altra televisione, in altri tempi. E loro erano autentici fuoriclasse. Ora voglio fare quello che so fare e che mi diverte. Quando queste non susciteranno più seguito ed ammirazione, allora mi adeguerò al volere della massa”. È vero anche che erano altri tempi, con esigenze diverse e maniere differenti nel comunicare. Oggi tutto è cambiato, la televisione per prima, così come il suo modo di fruirne grazie anche ad internet.

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