Omicidio Fabbri, arrestate due persone nella notte: chi sono i colpevoli

Scoperti e arrestati il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio di Ilenia Fabbri. Il delitto consumato ai danni della 46enne di Faenza ha finalmente dei colpevoli certi. Scopriamone i volti

Arresto
Arresto (Getty Images)

Poco tempo fa, precisamente il 6 febbraio, un altro femminicidio scuoteva l’Italia. La 46enne Ilena Fabbri veniva brutalmente sgozzata nel suo appartamento in provincia di Ravenna. La notizia ha imposto nuovamente con forza il bisogno di riflettere sul delicato tema della morte al femminile in un Paese, l’Italia, che dove ancora la ferocia dell’uomo imperversa. Per lungo tempo gli inquirenti hanno cercato di cogliere le dinamiche e il movente dell’omicidio. La pista privilegiata è stata quella di un presunto astio dell’ex marito nei confronti della donna a causa delle sue pretese economiche. Un odio, insorto anche per la “spartizione” della casa di via Corbara dove il delitto è stato consumato. Questa notte, però, giustizia è stata fatta: la polizia ha finalmente arrestato i colpevoli.

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Svelati i colpevoli dell’omicidio Fabbri: l’ex marito e un conoscente

Ilenia Fabbri e Claudio Nanni
Claudio Nanni e Ilenia Fabbri (Foto dal Web)

L’inchiesta di procura e polizia ha permesso di acquisire «gravi elementi indiziari» nei confronti dell’ex marito di Ilenia Fabbri, Claudio Nanni, e di un suo conoscente. In base all’ordinanza del GIP del tribunale di Ravenna e su richiesta dei PM Daniele Barberini e Angela Scorza, le forze dell’ordine hanno condotto la coppia in carcere nella notte. I conflitti tra marito e moglie erano peggiorati dal 2018, con l’inizio della causa di separazione con contenzioso civile. La 46enne aveva chiesto all’uomo 100mila euro per aver collaborato nella ditta di famiglia e per la cessione di una gelateria in un centro commerciale faentino.

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Scena del crimine
Scena del crimine (Getty Images)

«Prima o poi mando qualcuno a farle la festa» ha dichiarato Nanni secondo la ricostruzione di un testimone. Poco tempo pima, invece, la 46enne aveva confidato ad una persona di fiducia di sentirsi minacciata e di voler fare un testamento a favore della figlia Arianna. Con ogni probabilità la dinamica dell’uccisione è stata la seguente. L’esecutore materiale del delitto, “supportato” dalle indicazioni di Nanni, avrebbe sorpreso la donna mentre dormiva. Il killer sarebbe entrato in azione poco dopo che la figlia era partita a Milano con il padre per il ritiro di un’auto. A fornire l’identikit dell’assassino l’inattesa amica della ragazza, rimasta nell’appartamento di via Corbara e ora testimone chiave del delitto.

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