Incidente sul lavoro, operaio in gravi condizioni: le conseguenze del brutto incidente

Sembrava una giornata come tutte le altre, ma, purtroppo, qualcosa è andato storto e l’operatore è stato trasportato in codice rosso.

Sovere
Scorcio di Sovere, (Bergamo) (Instagram)

Una vicenda che assomiglia drammaticamente anche ad altre proprio per il fatto che la situazione è accaduta mentre un uomo era sul posto di lavoro.

Ha fatto preoccupare perché, in effetti, sarebbe stato difficile da prevedere proprio per il carattere improvviso di quanto è successo.

Per quanto riguarda il riferimento temporale, secondo quanto è stato riportato, il tutto dovrebbe essere avvenuto in tarda mattina, dopo le 11.00 di 6 Aprile.

Era una giornata come tutte le altre, ma evidentemente qualcosa è andato storto e a rimetterci è stato un lavoratore che presta servizio a Sovere, una poco estesa località in provincia di Bergamo.

La zona è quella del Sebino e l’azienda, in particolare, è impegnata nel riciclaggio di materiali. Le condizioni del quarantottenne, in realtà, al momento non sono delle migliori e si sta aspettando di capire quale sarà la diagnosi.

Ciò che però è stato divulgato, anche tramite testate locali, è che l’infortunato sarebbe stato colpito in piena faccia da una leva, probabilmente quella di un rimorchio del mezzo che in precedenza stava guidando.

Comunque sia, oltre a questa botta sul viso, è stata anche la conseguente caduta a complicare le cose. In poche parole, l’operaio avrebbe perso l’equilibrio e avrebbe poi picchiato la testa violentemente.

Gli altri particolari dell’infortunio

Proprio per questo motivo, dopo che sono arrivati i soccorsi, come, per esempio, l’eliambulanza, l’automedica e gli operatori dell’ATS locale, si è reso necessario trasportare il ferito immediatamente all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, in codice rosso.

Soccorsi
I soccorsi dopo l’incidente (Facebook)

La botta, in effetti, pare sia stata piuttosto forte, facendogli quindi anche perdere i sensi, oltre che peraltro rimediargli un trauma cranico.

Secondo la già menzionata Ats, però, pare che il mezzo avesse tutte le caratteristiche di sicurezza idonee e che l’apertura di un rimorchio può essere piuttosto difficile in questo senso.

Insomma, per i suddetti agenti, non sarebbe pensabile poter stabilire con anticipo quale sarà precisamente il raggio d’azione delle leve di un rimorchio, a meno che non si valuti attentamente la sua fattezza prima dello scarico.

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Così facendo, si potrebbe rendersi conto come lo stesso si muoverà una volta che le maniglie si muoveranno. Insomma, sembra che non sia da imputare una responsabilità Fersovere, questo il nome della ditta. Intervenuti anche i carabinieri per gli accertamenti del caso.

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