Omicidio Cerciello Rega, sconti di pena per i due americani: niente ergastolo. I dettagli

Omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ridotte le condanne per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth.

Omicidio Cerciello Rega sconti pena due americani
Martelletto giudice (Foto Pixabay.com)

Niente ergastolo per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, accusati dell’omicidio di Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dei carabinieri.

La I Corte d’Assise d’Appello di Roma ha riformato la sentenza di primo grado riducendo le condanne a 24 anni per Finnegan Lee Elder e a 22 anni per Gabriel Natale Hjorth.

A tutti e due sono state riconosciute le attenuanti generiche per l’omicidio avvenuto nel corso della notte fra il 25 e il 26 luglio del 2019.

Il militare 33enne è stato ucciso mentre si trovava in servizio in via Cossa, nel quartiere Prati, a Roma.

Cerciello Rega è stato colpito con ben undici coltellate, che sarebbero state inferte in un tempo inferiore a trenta secondi.

Il vicebrigadiere del carabinieri è stato colpito con una lama da diciotto centimetri dapprima sul fianco sinistro e successivamente sul fianco destro.

Andrea Varriale, collega e compagno di pattuglia, che era di pattuglia in borghese con Cerciello Rega, aveva dichiarato ai giudici.

Sentivo Mario che urlava con una voce strana, provata: “Fermati! Carabinieri! Fermati!” Ho alzato lo sguardo e ho visto che barcollava e sanguinava dal costato, come una fontana. Poi ha strabuzzato gli occhi ed è crollato per terra. A quel punto gli sono corso vicino, mi sono sfilato la polo e ho cercato di tamponare la ferita, ma in pochi secondi la mia maglia era zuppa di sangue.

Omicidio Cerciello Rega, le parole dei difensori di Elder e Hjorth e della vedova del carabiniere

Renato Borsone, avvocato di Finnegan Lee Elder, ha parlato a seguito della sentenza.

Omicidio Cerciello Rega sconti pena due americani
Martelletto giudice (Foto Pixabay.com)

Le parole del difensore di Elder.

Che schifo. Contiamo sempre sull’esistenza di un giudice a Berlino e uno a Strasburgo perché quello che è successo è indegno. Restano le bugie del testimone principale, le 53 bugie di Varriale che ancora oggi vengono ignorate.

Francesco Petrelli, difensore di Gabriel Natale Hjorth, ha affermato.

Sono state riconosciute le attenuanti generiche. Non nascondo la grande delusione, perché avevamo sicuramente dimostrato l’estraneità di Natale. In una situazione come questa ci aspettavamo venisse riconosciuta l’innocenza dell’imputato. Natale non aveva previsto l’omicidio, perché non era prevedibile. Il mio assistito non ha visto e non ha potuto valutare neanche le conseguenze. Leggeremo le motivazioni e credo che sarà non facile motivare una condanna in una vicenda così complessa.

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Rosa Maria Esilio, vedova di Mario Cerciello Rega, ha sottolineato.

Il sacrificio di mio marito non deve essere dimenticato: un servitore dello Stato ucciso nel momento più felice della sua vita. Il dovere della memoria non è solo di noi familiari ma è di tutti.

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