Royal, la Regina Elisabetta scoppia in lacrime: il motivo di un crollo senza precedenti

Sua Maestà ha sempre dimostrato di essere caratterizzata da una personalità forte e decisa, ma, a dire il vero, oggi c’è qualcosa che la preoccupa.

Buckingham Palace
Scorcio di Buckingham Palace (Instagram)

Regina Elisabetta II, proprio in questi ultimi giorni, ha avuto l’opportunità di festeggiare il suo settantesimo tramite, per l’appunto, il Giubileo di Platino. Un record, quindi, che non si era mai visto nella storia britannica e che sicuramente le fa un grande onore.

Solo la Regina Vittoria, prima di lei, era riuscita a portare avanti un regno decisamente esteso a livello temporale, ma, a differenza della sopracitata, è arrivata a guidare l’Inghilterra per sessantatreanni. Certo, non si può certo affermare che sia stato un breve periodo, però, per usare termini semplicistici, l’attuale Sovrana ha fatto ancora meglio.

E, d’altra parte, nel corso del tempo, il suo grande impegno e il suo immenso affetto per i sudditi ha certamente reso la Regina molto popolare e apprezzata. Anche in questo periodo, tra l’altro, in cui fonti accreditate hanno divulgato la notizia della sua contrazione di Covid-19, peraltro non ha smesso di effettuare i suoi doveri regali.

Al contrario, la Regina pare che abbia continuato a fare tutto come sempre, noncurante dei lievi malesseri che sono sopraggiunti di recente. O, almeno, questo è quello che hanno affermato coloro che le sono molto vicini e anche i suoi assistenti.

Quello che scrisse tempo fa la Regina

Tuttavia, oltre a una miriade di preoccupazioni con le quali ha dovuto fare i conti, attualmente c’è anche qualcosa d’altro che ha cominciato a crearle delle tensioni. Naturalmente, è una sensazione decisamente condivisa in svariate parti del mondo, dato che si tratta di una situazione turbolenta che sta sconvolgendo migliaia di persone.

In particolare, già all’inizio degli anni Ottanta, la Regina Elisabetta era preoccupata per ciò che sarebbe potuto accadere tra la Russia e l’Occidente. Così, scrisse anche un discorso che sarebbe servito nel caso dell’avvento di una Terza guerra mondiale.

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Cosa che, per fortuna, non avvenne, e quelle parole cariche di apprensione rimasero sigillate in un cassetto. Oggi, però, sembrano molto attuali, non tanto per una simile probabilità, ma per quella sensazione di disperazione e paura che non si vorrebbe mai leggere e neanche sentire, quando si vive, perciò, un momento drammatico come quello che è iniziato in questo Febbraio.

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