Denise Pipitone, spuntano sim telefoniche compatibili con il sequestro: la conferma che gela il cuore

Nuove importantissime rivelazioni sul caso Denise Pipitone: stavolta la notizia è di quelle che fanno gelare il sangue nelle vene. La rivelazione dell’ex PM non lascia spazio ai dubbi ma apre interrogativi inquietanti…

piera maggio denise pipitone
Piera Maggio con Denise Pipitone (Instagram)

Una nuova svolta nello sconvolgente caso riguardante la scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo diciotto anni fa.

Dissolta nel nulla mentre giocava vicino casa della nonna, svanita come in un incubo, la piccola Denise è stata al centro delle cronache per anni ed è tornata prepotentemente alla ribalta nel corso dell’ultimo anno, quando nuove indagini hanno portato linfa nuova all’inchiesta.

Un ruolo di primo piano nel far sì che il caso non cadesse nel dimenticatoio è stato gioco da due donne: la madre di Denise, Piera Maggio, e l’ex PM Maria Angioni.

Le parole dell’ex pm: “Ho ottenuto il mio obiettivo…”

L’ex magistrato ha preso molto a cuore la vicenda di Denise Pipitone, portando il suo interesse ben oltre il limite dell’attività professionale. Nonostante abbia infatti smesso da tempo di occuparsi della sparizione in via ufficiale, Maria Angioni non ha mai smesso di seguire il caso in via ufficiosa.

Denise Pipitone piccola
Denise Pipitone (screenshot da Instagram)

I suoi input sono stati fondamentali nel corso degli anni per indirizzare ed orientare le indagini e per suggerire nuove piste agli inquirenti. L’ultima sua intuizione riguarda alcune schede SIM che sarebbero state vendute da un negozio di Terni.

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Tali schede sarebbero state acquistate da persone che potrebbero aver giocato un ruolo di primo piano nella sparizione della bambina, ed i movimenti delle celle sarebbero compatibili con percorsi che avrebbero potuto essere compiuti dai rapitori subito dopo il sequestro.

All’uscita dal tribunale di Marsala, dopo aver ascoltato la decisione del giudice Montericcio di non accogliere la richiesta di proscioglimento per gli imputati, Maria Angioni ha commentato così:

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Ho ottenuto il mio obiettivo, che è quello di perseguire la verità peri il caso di Denise, per il quale, di recente, credo di aver fornito importanti spunti investigativi.

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