Liliana Resinovich, nuovi scenari nelle indagini: cosa è emerso dopo l’autopsia

Gli inquirenti stanno vagliando un’ipotesi che era stata scartata nelle scorse ore, grazie all’autopsia effettuata sul corpo della donna. 

Liliana Resinovich, nuovi scenari nelle indagini: cosa è emerso dopo l'autopsia Incidente mortale lungo il Viadotto delle Streghe: un minorenne ha perso la vita https://www.anteprima24.it
Liliana Resinovich (Foto da Instagram)

Il caso di Liliana Resinovich, la donna di 62 anni scomparsa il 14 dicembre e ritrovata senza vita il 5 gennaio tra i boschi adiacenti all’ex ospedale psichiatrico, sta preoccupando la città di Trieste. La donna, secondo quanto riferito dalle prima analisi, sarebbe deceduta per soffocamento anche se dagli esami autoptici non sembrerebbero essere emersi segni di violenza.

Proprio per la mancanza di evidenti prove di accoltellamento o strangolamento, le indagini si sarebbero spostate su una pista legata al possibile suicidio della donna, disponendo in queste ore ulteriori esami istologici e tossicologici. Sempre secondo le prime supposizioni, la sessantaduenne potrebbe aver ingerito, per sua volontà o forzatamente, droghe o farmaci.

I risultati di queste analisi però non saranno disponibili prima di febbraio. Un’ipotesi quella del suicidio, che in queste ore ha avuto anche una drammatica possibile ricostruzione di quegli istanti.

Liliana Resinovich, ipotesi suicidio: la possibile ricostruzione di quei tragici istanti

Il corpo della donna è stato ritrovato all’interno di alcuni sacchi della spazzatura neri, con la testa inserita in due buste di plastica strette al collo. La scena ha fatto ipotizzare in una prima ricostruzione ad un omicidio, ma in queste ore sembrerebbe essere stata considerata valida anche l’ipotesi del suicidio.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Telefriuli (@telefriuli)

Secondo la possibile ricostruzione, la signora avrebbe assunto dei farmaci per poi entrare nei sacchi della spazzatura neri, legandosi le buste al collo, con l’intento di perdere coscienza per asfissia. Il medico legale, Raffaele Barisani, nominato dal marito della vittima, in queste ore ha dichiarato:

“Si pensa ad un’ingestione di sostanze, un avvelenamento. O le ha lei o qualcuno gliele ha date, la questione è complicata”.

Il consulente nominato dal fratello della donna, Carlo Moreschi ha aggiunto le sue dichiarazioni a quelle del collega, affermando:

“L’ultimo suicida con sacchetto che ho visto si era scolato una bottiglia di vodka, se avesse bevuto solo quella si sarebbe salvato”.

LEGGI ANCHE–> Prodotto alimentare ritirato dal mercato: il motivo è clamoroso. I dettagli

LEGGI ANCHE–> Denise Pipitone, l’accusa di Piera Maggio: “È stata rapita da una mano vigliacca”

Inoltre si sta vagliando la possibilità anche del “triangolo amoroso”, infatti il marito della signora, Sebastiano Visentin ha rivelato di non essersi accorto dei problemi che stava vivendo la moglie, ignaro della sua frequentazione con l’ex Claudio Sterpin.

Impostazioni privacy