Tragedia di Parigi, finalmente dopo anni arriva il momento più bello

A sei anni dalla tragedia del Bataclan di Parigi, arrivano infine delle notizie rassicuranti per i parenti delle tante vittime di quella strage alla sala concerti.

Bataclan Parigi (Facebook)
La zona del Bataclan a Parigi il giorno dopo (Facebook)

La notte del 13 novembre 2015 rimane nella memoria del popolo di Parigi come il più grave attacco mai subito dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Un commando di terroristi dell’Isis quella tragica sera autunnale prese di mira il Primo, il Decimo e l’Undicesimo Arrondissement, falciando a colpi di mitragliatrici 130 persone e ferendone a centinaia.

A partire dalle 21.40, per dieci interminabili minuti, tre degli estremisti fecero irruzione nella sala concerti Bataclan, dove in quel momento si stava esibendo una band metal statunitense. A perdere la vita furono 90 persone su 1500 presenti.

Una tragedia senza fine, la seconda più grave in Europa dopo quella dell’11 marzo 2004 a Madrid. L’altro ieri nella capitale francese si sono tenute le commemorazioni per le povere vittime innocenti, alla presenza di personalità e parenti.

Nel frattempo, arrivano notizie rincuoranti per i familiari dei caduti, costituitisi nel frattempo come parte civile nel processo che vede alla sbarra l’unico attentatore sopravvissuto alla strage, Salah Abdelslam.

Attentati di Parigi: entra nel vivo il processo

Proprio in questi giorni è entrato nelle fasi più concitate il processo che vede come imputato l’unico terrorista in vita. Al banco dei testimoni si stanno presentando uno dopo l’altro decine di persone presenti quella drammatica nottata.

Sono più di 1800 le parti civili costituitesi a processo e in aula sono presenti 330 avvocati. I superstiti della strage ripercorrono con ancora evidente difficoltà quei momenti terribili, testimoniando circa le conseguenze da loro riportate, come disturbo da stress post-traumatico, claustrofobia, senso di colpa. Racconti che mettono i brividi.

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Tra le vittime dell’attentato, anche la veneziana Valeria Solesin, ricercatrice di 28 anni, da 4 anni abitante a Parigi per seguire il dottorato. Quella sera maledetta si trovava al Bataclan con degli amici e il fidanzato. Data inizialmente per dispersa, alcune ore dopo venne confermatsa la sua scomparsa.

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