Nuovi clamorosi sviluppi sul futuro del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone. La Procura di Pavia ha preso una decisione incredibile.
L’incidente della funivia del Mottarone ha scosso nel profondo il Paese, rimasto atterrito davanti alle immagini agghiaccianti di quel maledetto 23 maggio 2021, un giorno che doveva essere di svago e serenità e che si è trasformato in un terribile incubo.
Nello schianto, causato dal cedimento della fune traente, sono morte 14 delle 15 persone presenti sull’impianto di risalita. L’unico a salvarsi, grazie al disperato abbraccio del padre, è stato il piccolo Eitan Biran, israeliano di 5 anni.
Il bimbo, dopo una lunga degenza in ospedale, è stato affidato alle cure della zia paterna Aya, nominata sua tutrice, residente a Travacò in provincia di Pavia, che gli era stata al fianco durante i giorni subito successivi alla tragedia.
Una decisione che la famiglia della madre, morta drammaticamente assieme al marito, non ha preso assolutamente bene, giungendo al punto di rapire il bambino nei mesi scorsi, portandolo ad Israele dove vivono i nonno materni.
Ora la Procura di Pavia ha emesso un mandato di cattura che ha del clamoroso e che segue la sentenza del Tribunale che ha disposto il rientro del piccolo in Italia.
Tragedia del Mottarone: mandato di cattura per i rapitori di Eitan
E’ di poche ore fa la notizia della disposizione di un mandato di cattura internazionale non solo per Gabriel Abutbul Alon, l’autista israeliano residente a Cipro che ha fisicamente trasportato il bambino in Israele, ma anche per il nonno di Eitan, Shmuel Peleg.
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Nella nota della Procura si legge che i nonni hanno “maturato nel tempo un sentimento di ostilità nei confronti della zia paterna tutore del minore Aya Biran Nirko, in quanto contrariati dalla decisione assunta dal Giudice Tutelare di affidare a quest’ultima il nipote”.
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Il nono di Eitan, raggiunto dalla notizia, ha così commentato dicendo che un giorno il nipote lo avrebbe ringraziato per avergli salvato la vita.