Omicidio in auto, muore trafitto da un colpo alla testa. I dettagli del triste accaduto

Un’ incredibile vicenda che ha lasciato senza parole i conoscenti di un uomo di mezza età che si trovava in Piemonte, e per la precisione a Torino.

croce verde torino
Croce Verde (Instagram)

Difficile ancora poter descrivere con puntualità la dinamica della vicenda perché chi di dovere deve ancora effettuare le ricerche adeguate.

Comunque sia, pare evidente che Massimo Melis, anni 52, è stato ucciso tramite un colpo di pistola. Non si sa ancora spiegare quali motivazioni possano esserci state per un gesto di tale efferatezza.

Tanto più che la vittima era dipendente della Croce verde e pare che fosse in buoni rapporti con le persone che lo circondavano.

Il giorno di Ognissanti quindi il capoluogo piemontese è stato macchiato da questo omicidio che ha sconvolto parecchio i cittadini.

In particolare, il cadavere è stato rinvenuto nel pomeriggio all’interno della Fiat Punto di sua proprietà in via San Gottardo, una zona periferica della città.

Anche se, in realtà, Melis era stato freddato tempo prima rispetto al ritrovamento. Si pensa infatti che il killer abbia compiuto l’esecuzione tra il 31 Ottobre e l’1 Novembre. Molte ore quindi sono trascorse prima che qualcuno lo notasse nell’abitacolo dell’automobile.

Le prime ipotesi della Squadra mobile

Da quello che è stato riportato, inoltre, Melis, prima del colpo fatale, aveva salutato un’amica a cui aveva dato un passaggio.

polizia
(Instagram)

LEGGI ANCHE –> Dramma in casa, muore tra le fiamme nel sonno: i dettagli dell’inspiegabile episodio

Per ora, come da prassi, si stanno svolgendo le dovute indagini da parte degli investigatori per dare un senso a questo giallo che è accompagnato da diversi punti interrogativi.

Soprattutto, perché, a giudicare da quanto riferito da colleghi e amici, era un uomo molto buono e pacifico, e, la Polizia conferma che fosse stato anche incensurato.

Di origine sarda, prima di lavorare nel suddetto Ente di volontariato, aveva cominciato in qualità di soccorritore. Gli inquirenti hanno interrogato la donna che è stata riaccompagnata a casa da Melis, una barista di circa quarant’anni.

LEGGI ANCHE –> Feroce rissa finisce in tragedia: il tragico bilancio dopo il drammatico accaduto

Al momento, anche se è soltanto una mera congettura, è stata avanzata l’ipotesi di una sorta di invidia da parte di un altro uomo che probabilmente era interessato a lei e che vedeva quindi il cinquantenne come un ostacolo.

 

Impostazioni privacy