Incredibile quello che è accaduto in una zona di Roma. Al momento, chi di dovere si sta muovendo per arginare questo problema.
Tutto è cominciato ieri sera, sabato 2 Ottobre, a Testaccio, quando delle fiamme hanno intaccato il Ponte dell’Industria che non ha resistito contro la forza dell’incendio ed è alla fine crollato.
Sembra che, secondo quello che è stato riportato, coloro che si trovavano nei pressi, abbiano scorto una colonna di fumo di colore scuro che si è innalzata tra i quartieri di Ostiense e Marconi.
Questa situazione ha suscitato agitazione tra le persone che erano da quella parte della città e i testimoni di questo spaventoso rogo hanno anche postato svariate fotografie sui social network.
I Vigili del fuoco, che sono tempestivamente intervenuti, si sono preoccupati anche di aggiornare i cittadini riguardo ai fatti su Twitter.
Gli operatori, per l’appunto, hanno scritto che è stata coinvolta la vegetazione e una condotta del gas e una elettrica, anche se, per ora, fortunatamente non ci sono feriti.
Tuttavia, proprio per questo alcune abitazioni non lontane dal ponte in questione, stamattina si sono ritrovate senza luce.
I dettagli delle conseguenze e dei disagi
Per di più, l’incendio delle ultime ore avrà degli effetti collaterali anche sugli spostamenti in auto e con i mezzi pubblici, poiché la struttura arsa collegava due zone importanti e trafficate della città.
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Il viadotto era parte integrante della Capitale da molto tempo ormai e, costruito tra il 1862 ed il 1863, misurava ben 131 metri.
A tal proposito, il sindaco Virginia Raggi ha rilasciato una dichiarazione e, facendosi portavoce dei cittadini, ha parlato di come faccia male vedere un pezzo di storia divorato dalle fiamme.
Stamattina, quindi, come aveva preannunciato il primo cittadino, il comitato comunale è operativo per rendersi conto dei servizi che sono stati interrotti a causa di questo disastro.
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Per il momento, quindi, i pompieri si stanno dando da fare per la messa in sicurezza dell’area interessata e la Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino ha vietato sia lo stazionamento che la navigazione nel punto del Tevere dove è franato il Ponte di ferro.