Arte anche nella tradizione culinaria per Eduardo De Filippi. Il suo amore per uno speciale primo piatto servito dal prezioso amico.
Come dimenticare uno dei più grandi rappresentanti della realtà napoletana. Eduardo De Filippo rimane un’icona partenopea di grande lustro. Attore, sceneggiatore, commediografo, un carisma di grande spessore. Il teatro è stato amore a prima vista e ha dedicato tutta la sua anima per il palcoscenico.
Uomo di grande intensiva, un performer eccezionale. I suoi lavori non passano mai di moda e ancora oggi nel nuovo secolo si ripetono nei migliori teatri nazionali. Eduardo De Filippo aveva anche altre passioni nella vita. Tutto verteva nella sua fedeltà alla bellissima città campana che gli aveva dato il Natale.
Eduardo amava moltissimo stendere la sceneggiatura della quotidianità del Mezzogiorno. La sua fatica di grande successo è stato “Natale in casa Cupiello”. Un’opera di un successo strepitoso, un classico annoverato fra le prime più seguite ancora oggi. La sua scrittura trova sempre originalità.
Eduardo De Filippi ne godeva soprattutto in compagnia del cavaliere, piacere puro
Non tutti sanno che nonostante la figura esile il maestro aveva un amore viscerale per la pasta. Napoli ha una creatività senza confini e la cucina è una vera arte. Tra i suoi migliori amici figurava il grande amico, il cavaliere Navarra. Un antiquario molto ironico e anche geniale. Un’amicizia molto profonda li legava.
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Il signor Navarra aveva spesso come ospite il maestro di Filippi. Usavano trascorrere molto tempo insieme. Per onorare il grande amico, era solito preparargli una pasta molto speciale. La pasta “saponaro” era una delle più gradite di Eduardo tanto che affettuosamente soprannominava il buon amico “il saponaro”.
Al giorno d’oggi gli spaghetti “a sapunariello” fanno parte dei ristoranti più noti del golfo. La ricetta è molto semplice, i ristoratori aggiungono il loro pizzico che fa la differenza. Di base gli ingredienti sono di prima qualità. E’ una portata semplice ma deve risultare speciale e unica.
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Per gustare un piatto gli spaghetti vengono lessati al dente e poi saltati con un composto fatto di olive nere, capperi, timo limonato e alla fine taralli sbriciolati naturalmente napoletani. Viene fatto saltare il tutto per fare in modo che la pasta lunga venga intrisa di tutto il sapore.
Una vera goduria, una leccornia con materie prime del Mediterraneo. Una fetta di arte e aromi rigorosamente partenopei osannato dal grande maestro.