Stato di emergenza in Italia: quando finirà? Adesso c’è la data

Il Covid continua a fare paura, i contagi e i nuovi casi crescono nonostante i vaccini ma la luce in fondo al tunnel è sempre più nitida e vicina. 

Misure anti Covid
Misure anti Covid (Pixabay)

L’emergenza pubblica da Covid-19 da parte dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è stata dichiarata il 30 gennaio 2020, sono passati poco più di due anni da quel giorno e la pandemia non è finita. Poche ore più tardi è stato il Governo italiano a preoccuparsi per il proprio paese dichiarando lo Stato di Emergenza, mettendo in atto misure di sicurezza serrate a causa della rapidità di diffusione del virus.

Da Costituzione lo Stato di Emergenza può durare un massimo di due anni, tempo durante il quale si possono attivare poteri straordinari in deroga alle leggi, ma se dal Governo dovesse esserci un’ulteriore proroga dopo la fine dello Stato di Emergenza in cui ci troviamo, data fissata per il 31 marzo, allora si incorrerebbe in un nuovo decreto che necessita di approvazione parlamentare.

Cosa succederà dopo il 31 marzo

Niente più restrizioni, niente più misure precauzionali né agevolazioni come i congedi parentali, si va verso la fine dello Stato di Emergenza.

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza (Instagram)

Andrea Costa, sottosegretario alla salute, parla ai microfoni di Rai Radio Uno di come il Governo stia gestendo e pianificando la fine dello Stato di emergenza fissata per il 31 marzo. “La pandemia ci ha insegnato che è difficile fare previsioni a lungo termine, ma i dati in questo senso sono positivi e ci auguriamo che continuino e dobbiamo continuare con le terze dosi”.

Pierpaolo Sileri, anche lui sottosegretario alla salute, si è pronunciato a favore dello stop e di non procedere con un’ulteriore proroga dopo il 31 marzo, “Credo che il 31 di marzo lo stato di emergenza non sarà prorogato”. Di questa opinione è anche Fabio Ciciliano, medico di professione e membro del CTS (Comitato Tecnico Scientifico). Ha spiegato Ciciliano che i numeri stanno scendendo, e i ricoveri stanno calando sempre più, così come quello delle vittime, l’incidenza è in discesa così come l’indice Rt che al momento è inferiore a 1.

Francesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani, ha affermato che “una cosa sembra chiara: andiamo verso una primavera di rinascita. Se i dati continuano a confermarsi, sia quelli osservazionali sulla popolazione che quelli derivanti dai sempre più numerosi studi su Omicron in particolare, dovremo mitigare le misure, semplificare tutto, riappropriarci sempre di più degli spazi di socialità.

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Non della stessa opinione il Ministro della Salute Roberto Speranza che non vuole frenare lo Stato di Emergenza “Dobbiamo restare prudenti e con i piedi per terra, ogni valutazione è prematura”.

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