Attenzione, da oggi questi alimenti non si potranno più acquistare: quali sono

Stretta da parte del Governo italiano in merito alla vendita di alcuni prodotti, ormai considerati fuorilegge in molte parti d’Europa: a partire da oggi non saranno più in commercio.

Prodotto supermercato (Pixabay)
L’interno di un supermercato (Pixabay)

Una scelta coraggiosa, arrivata al termine di lunghe discussioni e dibattiti: a partire da oggi sarà ufficialmente vietata la vendita di alcuni prodotti considerati illegali. I motivi sono legati ad una visione generale del mondo e della società, che non si ferma ad oggi ma guarda oltre.

Di quali prodotti si tratta, e perché non li troveremo più nei nostri supermercati? La risposta qui sotto.

Una scelta sostenibile per un mondo “Green”

A partire dal 14 Gennaio anche in Italia è entrata in vigore la legge che vieta l’uso di plastica monouso, non compostabile e biodegradabile.

Il Governo ha infatti recepito la direttiva UE  denominata SUP (Single Use Plastic), che vieta la vendita di prodotti composti per oltre il 40% da materiali non computabili e biodegradabili.

Dunque addio a bicchieri, posate e piatti monouso non riciclabili, ma anche a cotton fioc, cannucce di plastica, bastoncini per supporto ai palloncini e buste in plastica. I consumatori appassionati di pesca dovranno anche abbandonare alcuni attrezzi composti di plastica non riciclabile.

Chiaramente i rivenditori avranno il diritto di esaurire i prodotti stoccati in magazzino, purché acquistati prima del 14 Gennaio. In caso contrario, le sanzioni saranno durissime: da 2.500 a 25.000 Euro!

Carrelli spesa
Carrelli della spesa (foto Pixabay)

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La scelta è figlia di una politica sempre più orientata alla riduzione progressiva dell’impatto della plastica sul nostro ecosistema. Si stima che negli oceani ci sia una quantità di rifiuti in plastica stimata tra i 5 e i 13 milioni di tonnellata, la metà dei quali frutto proprio di plastica monouso non riciclabile.

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L’opinione pubblica europea si è dichiarata all’87% preoccupata dell’impatto ambientale della plastica: pertanto, benvenuta direttiva SUP!

 

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