Denise Pipitone, Piera Maggio non si arrende: gli ultimi risvolti della vicenda

Spuntano nuovi particolari sul caso della scomparsa della piccola Denise Pipitone, questa volta è l’ex PM Maria Angioini a dichiarare qualcosa di nuovo. 

Piera Maggio
Piera Maggio (Facebook)

Sono passati quasi diciotto anni dal giorno della scomparsa di Denise a Mazara del Vallo, la piccola era in compagnia dei genitori, Piera Maggio e Tony Pipitone al momento del sequestro. Da quel momento Piera non si è mai fermata, ha cominciato a cercarla in lungo e in largo, e con lei le forse dell’ordine che hanno iniziato pratiche e ricerche.

Tantissime le ipotesi che si sono susseguite in questi anni ma mai nessuna ha portato alla verità e alla soluzione del caso. In un primo momento si pensava fosse stata Anna Corona, amica di Piera ed ex moglie del padre biologico di Denise, ma anche questa ipotesi fu un buco nell’acqua. Insomma con il passare degli anni il risolversi del caso sembra ancora molto lontano, ma Piera non ha intenzione di arrendersi, vuole trovare la sua bambina.

Le ultime novità sul caso

È stata la ex PM incaricata del caso questa volta a parlare rivelando alcuni dettagli che non erano mai venuti alla luce prima d’ora.

Ad oggi Maria Angioini, ex PM del tribunale di Marsala, lavora come giudice del lavoro a Sassari ma ha voluto rivelare un dettaglio che potrebbe essere importante nel corso del caso. Lo scorso aprile ha ricevuto una mail, poi inoltrata alla Procura, nella quale veniva dichiarato che un testimone oculare aveva visto e riconosciuto il rapitore della piccola Denise, e che  fosse Giuseppe Della Chiave con l’aiuto di sua moglie Loredana Genna, ma che non si trovassero a Mazara del Vallo bensì a Pescara. 

L’accusato Della Chiave era già stato chiamato a rispondere delle sue azioni dal GIP Sara Quittino, ma la sua implicazione nel caso fu archiviata già nel 2015, azione che avviene anche oggi, per mancanza di prove a carico. La testimone che ha mandato la mail alla Angioini non è attendibile, ha affermato anche il giudice del tribunale di Marsala, “In maniera pressoché delirante appariva raccontare in modo piuttosto confuso eventi da lei asseritamente realmente vissuti frammisti a teorie del tutto personali sull’andamento dei fatti”.

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Non ci sono ancora fatti certi quindi sulla scomparsa di Denise, la mamma Piera non si arrende e gli appelli sui social non mancano. Su Instagram è stata aperta una pagina in favore del ritrovamento di Denise che si presume sia gestita proprio da Piera.

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