Maltempo causa tragedia che, in questi giorni, imperversa sullo Stivale. Morti assurde e devastazioni di abitazioni e urbane.
Sta mietendo disordini incredibile questo maltempo che si sta abbattendo su tutta l’Italia in special modo sul versante meridionale. Poco fa è giunta una terribile notizia accaduta nella splendida terra siciliana perennemente baciata dal sole.
Purtroppo la tempesta di queste ultime ore ha fatto registrare un’impennata salita del livello delle acque che hanno invaso le strade e i centri cittadini. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco stanno facendo l’impossibile per ovviare alle difficoltà anche se le acque impetuose sembrano avere la meglio.
In provincia di Catania, nel paesello chiamato Scordia , è stato trovato il cadavere di un uomo sulla sessantina sorpreso dal terribile nubifragio, la consorte è ancora ricercata. L’allarme lo ha dato un uomo che, vistosi in difficoltà con la sua auto nel bel mezzo dell’apocalisse, ha chiamato i soccorsi in aiuto. Egli ha subito riferito di aver notato, poco lontano, una coppia che stava in difficoltà come lui con una Ford fiesta, sballottati dalla piena delle acque.
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Tragedia ne catanese, vortici e piene devastanti.
I due coniugi si erano recati nell’agrumeto di loro proprietà forse per accertarsi, di persona, di eventuali danni. I poveri sfortunati non immaginavano la pericolosità a cui andavano incontro una volta messosi in cammino con la loro auto. Trovatosi nel bel mezzo della piena di acqua e fango sono rimasti impantanati, l’uomo è sceso per trovare una soluzione all’auto bloccata, ma è stato inghiottito da un’ondata improvvisa.
Purtroppo le condizioni meteorologiche sosteranno ancora sui cieli del Sud Italia e non immaginiamo cos’altro accadrà . La furia del vento è in crescita e i mari sono molto agitati, l’allerta rimane ancora per molte ore ancora.
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La soluzione più scontata e consigliata è quella di non muoversi assolutamente dalle proprie abitazioni per non causare altri disordini. L’allarme è continuato e la regione Sicilia ha fatto scendere in campo quanto più personale di protezione ha potuto.