Padri e figlie di Gabriele Muccino è tratto da una storia vera?

Il noto regista romano, come sappiamo, ha inanellato un successo dietro l’altro. Vediamo, però, una pellicola in particolare.

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Gabriele Muccino regge in mano il David di Donatello (Facebook)

Gabriele Muccino, classe 1967, è sicuramente uno dei più noti registi del panorama italiano. Già da giovanissimo, infatti, decise di abbandonare gli studi per dedicarsi al cinema.

In seguito ad alcune esperienze interessanti, per esempio, nella realizzazione di documentari, Muccino si fa conoscere dal grande pubblico, occupandosi di svariate pellicole di successo.

Tra le tante, quindi, possiamo ricordarne almeno una manciata, come, per esempio, L’ultimo bacio, Ricordati di me, Baciami ancora, A casa tutti bene, e il più recente, uscito un paio di anni fa, Gli anni più belli. Inoltre, è il caso di ricordare che Muccino, nel corso del tempo, ha persino inanellato delle ottime soddisfazioni e premi prestigiosi come, per l’appunto, David di Donatello, Nastro d’Argento e Ciak d’oro.

Da non dimenticare, inoltre, che in famiglia c’è sicuramente una vena artistica, dato che anche il noto fratello Silvio è apparso in numerosi film. In realtà, però, secondo quanto è stato riportato, sembra che tra i due non scorre buon sangue e che il loro rapporto,  passo dopo passo, si sia sempre più incrinato.

Insomma, pare che il loro legame si sia spezzato già da tempo, anche se, a voler guardare, non  è dato saperne il motivo. Comunque sia, tornando alla carriera brillante di Gabriele, possiamo certo ricordare che spesso e volentieri ha avuto modo di collaborare con attori davvero importanti.

La trama della pellicola

A tal proposito, quindi, è il caso di menzionare il film, uscito nel 2015, che si intitola Padri e figlie. In questa occasione, infatti, figurano volti celebri come, quindi, il bravissimo attore americano Russell Crowe, Amanda Seyfried, Jane Fonda, e altri ancora.

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Una scena di Padri e figlie (Facebook)

Si tratta di una storia molto intensa, drammatica, che vede come protagonista Katie Davis, una giovane universitaria che ha deciso di effettuare un tirocinio come assistente sociale.

Dopo la morte della madre, a seguito di un incidente, la ragazza ha sempre vissuto solo con il padre che successivamente dimostrerà qualche problema psichico. Così, in seguito, la sorella della genitrice della piccola decide di adottarla, soprattutto ritenendo che il padre sia impossibilitato a crescerla.

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Una storia intricata che non possiamo sapere se sia presa da qualcosa di veramente vissuto. Fatto sta che, tralasciando altri particolari, alla fine, Jake, questo il nome del papà di Katie, riesce finalmente a concretizzare il suo sogno di pubblicare un libro e vincere addirittura un riconoscimento importante. Tuttavia, alla fine, sarà stroncato da un attacco epilettico.

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