Ucciso a martellate, il video è sconvolgente: guarda qui

Evgeny Nuzhin è stato ucciso a colpi di mazza in testa dai suoi stessi commilitoni e il video è stato pubblicato sui social.

Gruppo Wagner filo Russo
Gruppo Wagner (Foto dal web)

Un video choc sta circolando in queste ore sui social dopo la sua pubblicazione per mano del sito indipendente di notizie bielorusso Nexta.

Un soldato, meglio identificato come Evgeny Nuzhin catturato degli ucraini aveva scelto di passare dalla loro parte ma alla milizia Wagner, gruppo russo di mercenari che combatte la guerra all’Ucraina, non è piaciuto il suo dietrofront.

Atroci le immagini del video (che non mostriamo per la loro crudeltà) che mostrano l’esecuzione del militare. Nel video si vede il soldato russo appoggiato con la testa legata ad una pietra mentre viene colpito dai carnefici con una mazza che lo fa morire sul colpo.

Si tratta del modo barbaro con cui il gruppo Wagner avverte chiunque decida di disertare.

Secondo il portale Nexta, Nuzhi era stato catturato dalle forze ucraine mesi fa e una volta fatto prigioniero ha dichiarato la sua volontà di combattere Putin di cui non apprezzava più il regime dispotico e totalitario.

Quel che non è certo al momento è come il soldato sia ricaduto nelle mani dei mercenari.

Secondo voci non confermate sembra che sia tornato in territorio russo all’interno di uno scambio di prigionieri venerdì scorso 11 novembre e che sia stato subito identificato dal Gruppo Wagner che si è prodigato subito all’esecuzione capitale.

Soldato russo ucciso in diretta, le parole di Yevgeny Prigozhin

Il fondatore del Gruppo Wagner, tale Yevgeny Prigozhin, nel commentare il video sui social ha espresso queste parole:

Per quanto riguarda colui che è stato ucciso con un martello, questo spettacolo mostra che non ha trovato la felicità in Ucraina, ha incontrato persone scortesi ma giuste. Penso il titolo di questo video sia ‘Il cane merita la morte del cane’.

Il Gruppo Wagner si sta spingendo in atti sabotativi anche in altri Paesi filo russi, come la Serbia dove sta cercando di soffiare sulle rinnovate tensioni indipendentiste del Kosovo.

Nel ha parlato alla tv di Tirano Abc anche Ervin Karamuco, esperto albanese di criminalità, che ha così espresso quanto pensa sulle azioni di queste forze armate russe:

C’è una realtà molto pericolosa nel conflitto in corso. E stando ai dati dei servizi di intelligence militari della Nato, si parla anche di ‘Wagner’. Membri di tale formazione sono entrati e usciti illegalmente dal territorio del Kosovo, coinvolti in contrabbando di armi e cibo“.

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Lo scorso maggio però, in conformità a quanto detto sopra da Karamusco, il Governo di Pristina ha approvato un pacchetto di misure restrittive nei confronti dei militari Wagner visto come una “formazione associata o responsabile di azioni che minano e minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina“.

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