Queen Elisabetta e 007 alla sua corte: quella volta della spia sovietica a …

Come in un film ma neanche tanto, la Queen aveva a che fare con un illustre agente 007. Una figura di rilievo nella sua vita.

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guardia reale( instagram)

Quante volte ci è capitato di immaginare che la saga di 007 licenza di uccidere non fosse solo un’invenzione. In effetti abbiamo fatto centro perché in realtà questa particolare agenzia esiste sul serio. È evidente che qualche sceneggiatore e produttore più sveglio abbia voluto ambientarci un serial di grande successo.

Agli ordini di sua maestà la compianta Elisabetta II esisteva davvero uno speciale agente che rivestiva un ruolo di grande fiducia. Il James Bond della corte reale ha un nome e si chiama Andrew Parker. Uomo distinto, riservatissimo, laureato in scienze naturali a Cambridge. Tenace e autoritario.

Dopo varie esperienze è arrivato ad essere il supervisore delle azioni della corona reale. Andrew Parker ha gestito Le confidenze della memorabile sovrana per lungo tempo. Tutto passava rigorosamente sotto i suoi occhi indagatori. Il signor Parker ne proviene dai servizi segreti arrivando a Palazzo.

Queen Elisabetta sapeva su chi contare, il suo “James Bond” era presenza fissa a corte

Sebbene abbia una famiglia, è riuscito a combinare il dire e il fare insieme. La figura dell’agente segreto ha sempre figurato a fianco di ogni regnante. Lord Parker è stato insignito anche della carica di barone per la sua audacia e precisione accanto alla longeva Queen Elisabetta.

Il suo incarico ora è fermo per la scomparsa della amatissima sovrana e come da rito ha spezzato il sottile bastone bianco sulla tomba della regina. Ora si attende l’esito del nuovo Re Carlo III. Impossibile rimanere senza un James Bond accanto. Si attende una sua rinomina a breve o su altro agente.

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Non tutto è filato sempre liscio a corte. Ai tempi della nascita dell’ultimogenito Edoardo, si scoprì la presenza di una spia sovietica. L’uomo era in missione per conto della Russia ed era riuscito a infiltrarsi tra i presenti. Scoperto gli fu data l’immunità in cambio di notizie segrete sulla capitale del Cremlino.

Un fatto tenuto celato per anni. Il James Bond “elisabettiano” mise a fuoco la magagna alla 007…senza licenza di uccidere.

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