Il divorzio Totti – Blasi sta facendo parlare di sé da mesi, soprattutto visto che quotidianamente escono notizie e retroscena scottanti!
Il divorzio più chiacchierato d’Italia continua a far parlare di sé. La fine del matrimonio tra Francesco Totti e Ilary Blasi, che inizialmente aveva lasciato sconvolti milioni di fan che non si sarebbero mai aspettati una cosa del genere, sta ora svelando retroscena da lasciarci a bocca aperta. Sono moltissime le dichiarazioni che i diretti interessati (cioè gli ex coniugi) stanno facendo sull’argomento. Alcune anche molto scomode e che non sono piaciute proprio a tutti.
In particolare stiamo facendo riferimento all’intervista che Francesco Totti ha deciso di rilasciare al Corriere della sera e nella quale ha spifferato dettagli e segreti scottanti sulle sue dinamiche di coppia con la ex moglie. Il punto è questo: la relazione extra coniugale di Totti con Noemi Bocchi non è andata giù a moltissime persone, ma il Pupone ha deciso di dire la sua a riguardo. Con riferimenti a una certa figura professionale che si è sentita messa in cattiva luce dall’intervento dell’ex calciatore.
Federpol contro Totti: si riserva di agire per vie legali
L’associazione degli investigatori privati è furiosa con Francesco Totti per le sue affermazioni nell’intervista al Corriere. Il presidente di Federpol, Federazione Italiana degli Istituti privati per le investigazioni, Luciano Tommaso Ponzi ha deciso di prendere in considerazione di agire per vie legali. Vista la diffamazione riservata dal calciatore alla figura dell’investigatore privato.
Il riferimento è stato quello all’investigatore assunto da Ilary per far seguire Totti: “Ilary mi ha fatto seguire da un investigatore privato. Persone a lei vicinissime mi hanno messo le cimici in macchina e il gps per sapere dove andavo, quando bastava che me lo chiedesse. Altre persone si sono appostate sotto la casa di Noemi“, ha raccontato l’ex capitano della Roma.
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“A tutela della propria onorabilità, in merito ai continui e inappropriati tentativi di denigrare la reputazione della figura dell’investigatore privato che accoglie al suo interno seri professionisti, assolutamente rispettosi delle leggi (molte) e adeguatamente formati in tal senso, la Federpol, federazione più rappresentativa della categoria, si riserva di agire le vie legali“, ha dichiarato il presidente.