Incredibile scoperta, una delle più belle e suggestive chiese italiane custodisce la famosissima ‘spada nella roccia’. Proprio come nel cartone animato.
Il nostro è un Paese ricco di luoghi suggestivi e meravigliosi, intrisi di storia e di sapere. Senza alcun dubbio, specialmente da bambini, ci siamo lasciati prendere dall’emozione delle favole sui famosi Cavalieri della Tavola Rotonda.
Ma chi erano questi famosi cavalieri? Li ricordiamo legati alla leggenda di Re Artù: sono storie di virtù, di coraggio, di passione. Simbolo di uguaglianza e di pace. Uomini d’onore che seguivano un codice di comportamento ben preciso.
Avevano una sola missione, ossia andare alla ricerca del Santo Graal. Ma non è tutto, perché ricorderete che legato al nome dei cavalieri vi è anche la presenza delle celebre spada nella roccia. E se vi dicessi che non è solo finzione, ma ne esiste una anche in Italia?
Toscana, Abbazia di Galgano: il mistero della spada nella roccia. Le origini e la storia
Ebbene sì, la spada nella roccia non è solamente un bellissimo cartone animato ma fa anche parte della nostra realtà. Possiamo trovarla all’interno del suggestivo Eremo di Montesiepi in Toscana.
L’Eremo si trova all’interno delle rovine dell’Abbazia di San Galgano, dove secondo quanto emerso visse il santo nel 1170 decidendo di condurre uno stile di vita isolato. Proprio all’interno dell’eremo si staglia la famigerata spada della roccia. Così come nel film, in tanti si sono cimentati nell’arduo (quanto impossibile) compito di estrarla.
Ripercorriamo la storia di questa spada: si narra, infatti, che fosse appartenuta al cavaliere Galgano Guidotti che condusse in gioventù una vita piena di piaceri e di divertimenti. Fu solo successivamente, quanto mise piede nella zona di Montesiepi, che decise di stravolgere del tutto le sue abitudini.
La leggenda vuole che il nobiluomo decise di conficcare la sua spada nella roccia, venendo così a creare una sorta di croce dove potersi inginocchiare alla preghiera ogni giorno. Le ricerche hanno poi confermato che la manifattura della spada risalisse proprio al 1100, accreditando ancora di più questa storia.
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Oggi sia l’eremo sia quel che resta dell’Abbazia sono mete turistiche molto ambite dagli italiani che amano fantasticare su miti e leggende.