La Divina è ormai parte integrante della storia del nuoto. Federica Pellegrini deve il suo portafortuna ad un caso ricorrente nella sua vita.
Nulla da aggiungere alle capacità della bellissima Federica Pellegrini. I suoi trionfi sono conosciuti a livello mondiale. L’atleta made in Italy ha vinto olimpiadi e ori a gogo. Un vero tornado nelle acque che l’hanno vista protagonista per anni.
Era piccola e casualmente fu iscritta ai corsi in piscina. La Divina come sarebbe stata appellata più in la era spettacolare. Aveva da subito capito che quelle bracciate l’avrebbero portato lontano e sempre più in alto.
Un via vai di vasche che forgiavano il suo splendido corpo in una macchina da guerra. Tante gare vinte a livello regionale fino ad arrivare alla massima esposizione dell’atletica a livello mondiale: le sospirate Olimpiadi.
Federica Pellegrini deve tutto al numero epico. La fortuna è stato trovarlo nella sua vita
I genitori sempre accanto. Loro credevano nella tenacia della loro figlia adorata. Un caparbio incredibile che li portava ad accompagnarla quotidianamente ai duri allenamenti. Una figura si ergeva già vincente da quella semplice piscina comunale.
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Ora la Divina non gioca più, ha calato il sipario sul passato agonistico e ha voltato pagina. Ha vinto proprio tanto a soli 30 anni. Ha capito che era arrivato il momento di scrivere nuove pagine della sua vita fortunata.
Kikka ha un futuro delineato dalle sue immense capacità versatili. In televisione è approdata come giurista nel format Italia’s got talent. Chi più di lei poteva osservare le capacità dei tanti artisti presenti nello spettacolo.
Un’atleta come lei conosce benissimo le difficoltà e i sacrifici dell’esercizio ginnico. Nel talent si presentano molti atleti e professionisti. Essere giudicati dalla campionessa olimpionica è solo un grande onore per loro.
Si è giostrata benissimo dietro al bancone della giuria. I consensi sono stati tale da farle guadagnare la doppietta nello show. Federica però ha avuto sempre un asso nella manica durante la sua carriera da nuotatrice; il numero 13.
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La casualità ha voluto che questo numero fosse onnipresente durante le sue gare. Infatti spiega che proprio il 13 fa parte di un record che ha ottenuto molti anni fa, specificatamente 13 anni fa. Una combinazione vincente.