Allarme vaiolo delle scimmie, infettato un bambino di 10 anni. I particolari

Allarme vaiolo delle scimmie, infettato un bambino di appena 10 anni. Non si conoscono ancora le fonti che lo hanno potuto contagiare. I particolari della vicenda. 

vaiolo delle scimmie infettato bambino
Virus (Foto da Pixabay)

Il termine corretto è monkeypox virus, ma questa patologia è comunemente diffusa con il nome di  vaiolo delle scimmie.  Il contagio avviene prevalentemente fra animali, ma è in grado di colpire anche l’uomo con sintomatologie più blande.

Cosa sta succedendo in Italia e nel resto del mondo? Quanti sono i casi registrati fino ad oggi? C’è realmente il rischio di potersi imbattere in una nuova pandemia? Queste sono gli interrogativi che in tanti si stanno ponendo in questo momento.

Vaiolo delle scimmie, contagiato un bambino olandese di 10 anni. Varie le ipotesi del personale sanitario

Nelle ultime settimane sono stati registrati nel mondo diversi casi di vaiolo delle scimmie, ma ad oggi il caso che più sta dando preoccupazione è quello che vede un bambino di appena dieci anni.

vaiolo delle scimmie infettato bambino
Medico (Foto da Pixabay)

Il caso del bambino olandese di dieci anni colpito da monkeypoxvirus sta facendo il giro del mondo. Ad oggi i medici non sono stati ancora in grado di identificare il modo in cui il piccolo abbia potuto contrarre la malattia.

Sebbene sia un caso quasi isolato, il personale sanitario ha riscontrato che questo particolare virus sia capace anche di infettare i più piccoli. Il povero malcapitato è stato trasferito nell’ospedale di Amsterdam per monitorare la situazione e analizzare il caso.

L’aspetto che maggiormente impensierisce è il non essere stati ancora risoluti nel trovare la fonte di contagio del paziente così giovane. Dalle prime ricostruzione è emerso che il piccolo è stato in vacanza in Turchia con la famiglia, riportando alcune lesioni lievi sul volto al suo ritorno.

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Successivamente le lesioni si sono estese su tutto il corpo, ragion per cui il bambino è stato condotto in ospedale dove sono stati condotti i primi test. Si ritiene che possa essere stato in stretto contatto con una persona infetta o con un oggetto contaminato – le parole dei medici.

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