Hyabusa 2, l’origine della vita sulla terra: la nuova scoperta

Sapete come si è sviluppata la vita sulla Terra? Tutto ebbe origine da un Asteroide venuto dalla spazio, scopriamo insieme tutti i dettagli.

terra asteroide vita
terra (Pixabay)

Nel 2022 sono tanti gli aspetti da considerare per vivere in modo equilibrato, ma nessuno si preoccupa o pone l’attenzione sulla nostra origine. Soltanto i più appassionati o i più curiosi si fanno domande al riguardo, ma volete sapere quali sono le teorie che si aggirano intorno alla nostra esistenza?

Esistono varie teorie su tale argomento, ma oggi vogliamo parlarvi di una in particolare che illustra una Terra primordiale e tutte le sue sfaccettature. Scopriamo i dettagli.

L’origine della vita sulla Terra, c’entra un asteroide

Secondo alcuni scienziati giapponesi esiste una teoria che mostra come la Terra primordiale fosse troppo calda per sostenere delle molecole chiamate amminoacidi.

Scoperta dalla scienza: un meteorite avrebbe distrutto una popolazione intera
meteorite, asteroide (Foto da Pixabay)

Quindi, sarebbero arrivate sulla Terra dopo che i pezzi di asteroide sono caduti dallo spazio. Il ministero della scienza giapponese spiega che alcune squadre di ricercatori stanno analizzando tale materiale e il prima possibile pubblicheranno dei documenti più dettagliati.

La teoria di cui vi stiamo parlando deriva da uno studio condotto attraverso una sonda giapponese chiamata Hayabusa2 che ha trovato più di 20 tipologie di amminoacidi su un asteroide. Di conseguenza, in questi oggetti spaziali sono presenti dei composti organici.

Ma che cos’è Hayabusa 2? Si tratta di una sonda automatica sviluppata dall’Agenzia Spaziale Giapponese che ha lo scopo di raggiungere l’asteroide 162173 Ryugu e prelevare dei campioni di suolo da riportare sul nostro pianeta.

Il lancio della missione era previsto per il 30 novembre 2014 ma si è verificato il 3 dicembre, alle 4:22. Quattro anni più tardi, la sonda ha raggiunto l’asteroide orbitandogli ad una distanza di circa 20 chilometri.

Dopo un lavoro che ha previsto misure e rilevamenti, la sonda ha iniziato le manovre di riavvicinamento verso la Terra e il 13 novembre 2019 ha raccolto una capsula di campioni inerenti alla superficie di Ryugu.

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Il 6 dicembre 2020 la capsula, contenente i campioni raccolti sull’asteroide, è rientrata nell’atmosfera terrestre ed è atterrata nel deserto australiano, mentre la sonda Hayabusa 2 ha continuato la missione dirigendosi nello spazio profondo fino a raggiungere l’asteroide 1998 KY26.

 

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