Arrivano altri aumenti per i cittadini italiani che vivono in una situazione preoccupante, tra il caro bollette il prezzo del carburante e le tasse sui mutui.
La situazione in Italia si fa sempre più complicata e gli italiani non possono fare a meno di preoccuparsi per ciò che potrebbe accadere tra qualche mese se i prezzi non calano.
Dopo il caro bollette e il rincaro del carburante, sale al livello più alto da tre anni il costo dei prestiti per comprare casa. L’aumento è già iniziato da qualche tempo, ma adesso c’è la possibilità che possa rafforzarsi nei prossimi mesi, quando la Banca Centrale Europea probabilmente aumenterà il costo del denaro.
Tasse e mutui, sale il prezzo per il prestito
La situazione presa in analisi parte dal mese di marzo, quando il Taeg, che oltre al tasso d’interesse in senso stretto comprende le altre spese applicate dalle banche, in media ha confermato il 2,01 per cento, livello che non si vedeva dall’agosto del 2019.
Tutto è cambiato da almeno dieci anni, quando il tasso era sopra il 4%, per non parlare della crisi finanziaria del 2008 quando il tasso superava il 6%. I dati alla mano però dovrebbero essere un campanello d’allarme per coloro che intendono comprarsi casa in questo periodo.
Da cosa dipende l’aumento così eccessivo degli ultimi anni? La Banca Centrale Europea dovrebbe aumentare il costo del denaro per limitare l’inflazione, a sua volta dovuta ai rincari dell’energia aggravati da vari fattori esterni, politici e sociali. In questo modo i prezzi dovrebbero abbassarsi, riducendo l’impatto sugli stipendi, ma chiedere un prestito in banca diventa sempre più difficile.
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Gli aggiornamenti al riguardo sono all’ordine del giorno ed è per tale motivo che gli interessati devono seguire le modifiche e gli eventuali lavori da parte dello Stato che lavora costantemente affinché gli italiani vengano aiutati e affinché l’economia non si fermi. Sono tanti i fattori negativi che influiscono sulla situazione, ma bisogna tenere duro per uscirne nel modo migliore.