Omicidio Willy, Gabriele Bianchi: “Non l’ho toccato nemmeno con un dito”

Gabriele Bianchi, uno dei quattro accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti alla Corte d’Assise di Frosinone.

Omicidio Willy Gabriele Bianchi non toccato dito
Martelletto giudice (Foto Pixabay.com)

Gabriele Bianchi, uno dei quattro imputati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, si difende in aula rilasciando alcune dichiarazioni spontanee di fronte alla Corte d’Assise di Frosinone.

Willy non l’ho toccato nemmeno con un dito. Io non sarei stato in grado, nemmeno se lo avessi voluto, di fare quello di cui mi si accusa.

Il ragazzo di Artena ha poi proseguito.

Willy merita giustizia come la merita la sua famiglia. Vorrei poter tornare a quella maledetta notte e cambiare tutto. Io sogno ancora di tornare dalla mia famiglia e crescere mio figlio.

Omicidio Willy, Lucia Monteiro Duarte: “Non si è ucciso da solo”

Per Gabriele Bianchi e per suo fratello Marco Bianchi la procura di Velletri ha chiesto la pena dell’ergastolo. Per Francesco Belleggia e per Mario Pincarelli la procura ha chiesto 24 anni di carcere. I quattro sono accusati di concorso in omicidio del giovane.

Omicidio Willy Gabriele Bianchi non toccato dito
Martelletto giudice (Foto Pixabay.com)

Stando alla tesi difensiva, illustrata in udienza dal difensore dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, l’avvocato Massimiliano Pica,

nessuno dei 25 testimoni oculari poteva vedere con chiarezza quanto successo la notte del pestaggio di Willy Monteiro Duarte.

Inoltre, secondo il difensore,

al momento del pestaggio, era buio e nessuno era in grado di vedere con chiarezza quello che stava succedendo a causa della troppa gente presente.

Uscendo dal tribunale di Frosinone al termine dell’udienza in cui Gabriele Bianchi ha dichiarato di non aver colpito Willy, Lucia Monteiro Duarte, madre del ragazzo massacrato di botte a Colleferro il 6 settembre 2020, ha affermato.

Io so solo che ho perso mio figlio e di sicuro non si è ucciso da solo, qualcuno è stato. Per il resto non c’è niente da commentare.

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La sentenza, che era in programma per la giornata di oggi, giovedì 26 maggio, è slittata al prossimo 4 luglio.

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