“Si è fermato in quel momento”: Stefano Tacconi, Laura racconta la tragedia – VIDEO

La moglie di Stefano Tacconi rilascia un’intervista e parla di quanto accaduto al marito lo scorso 23 aprile. L’ex calciatore di Juventus e Nazionale si è salvato per un soffio.

Stefano tacconi intervista laura
Stefano Tacconi (screenshot Instagram)

Ha la voce ancora rotta dalla paura e dall’emozione, Laura Speranza, ripensando a quel terribile 23 aprile, quando il marito Stefano Tacconi è rimasto vittima di un’aneurisma e conseguente emoraggia cerebrale.

L’ex portiere di Juventus e Nazionale aveva iniziato a soffrire di un mal di testa che non voleva saperne di passare durante la mattinata, nonostante aver preso anche l’aspirina, poi, nel pomeriggio, il malore fatale, che lo aveva fatto accasciare al suolo.

Classe 1957, perugino, lo sportivo debutta nel 1980 in Serie A con l’Avellino, e tre anni dopo arriva a Torino, alla Juventus ottenendo il posto di primo difensore dopo l’addio di Dino Zoff. Con la squadra bianconera otterrà i suoi maggiori successi, rimanendoci fino al 1992, per poi passare per gli ultimi due anni di carriera calcistica al Genoa.

Nel 1994, dopo l’addio al calcio giocato si dedica ad un’altra sua grande passione, la cucina, ottenendo anche il diploma di cuoco e debuttando nel mondo della ristorazione. Il giorno prima del malore aveva partecipato a un evento benefico nell’Astigiano.

Stefano Tacconi: Laura racconta la tragedia dell’ex portiere

Intervistata da Federica Panicucci a Mattino Cinque, la moglie Laura ha spiegato che quel giorno avrebbe dovuto partecipare con il figlio Andrea a La Giornata delle Figurine e che è stata solo la presenza del ragazzo a scongiurare il peggio: “In un parcheggio, si è accasciato a terra. Se non ci fosse stato mio figlio, che ha avuto il sangue freddo non so come sarebbe andata”.

Il giovane, che da quel giorno ha tenuti aggiornati i fan del calciatore pubblicando i bollettini medici sui social, ha spiegato come sono andate le cose: “Mi ha aiutato l’adrenalina. L’ho girato subito mettendolo in posizione di sicurezza e ho cercato di far arrivare un’ambulanza il prima possibile”.

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La Speranza ha ammesso di aver vissuto un incubo: “Il nostro mondo si è fermato in quel momento. Ora sta meglio ma ha superato diversi momenti critici che i medici ci avevano previsto, la sua vita da sportivo lo ha aiutato”. I medici in questi giorni stanno stubando gradualmente Stefano, e si spera che venga presto trasferito dalla Rianimazione al reparto di Neurochirurgia.

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