Cisgiordania, uccisa giornalista di Al Jazeera: scambio di accuse tra israeliani e palestinesi

Shireen Abu Akleh, giornalista di Al Jazeera, è rimasta uccisa a colpi di arma da fuoco durante un raid delle forze israeliane, a Jenin, in Cisgiordania.

Cisgiordania uccisa giornalista Al Jazeerascambio accuse
Shireen Abu Akleh (Screenshot Instagram @aljazeeraenglish)

La giornalista di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh, è rimasta uccisa stamani nel corso di uno scontro a fuoco durante un raid da parte delle forze israeliane, a Jenin, in Cisgiordania.

La reporter è stata centrata da uno sparo al volto e ha perso la vita poco dopo. Un altro giornalista palestinese, Ali Samodi, che collabora con il giornale Al-Quds, con sede a Gerusalemme, è rimasto ferito e le sue condizioni sono stabili.

Stando ad Al Jazeera, l’esercito israeliano ha ucciso la sua reporter “a sangue freddo“. L’emittente ha affermato.

E’ stata colpita deliberatamente. Chiediamo alla comunità internazionale di condannare e ritenere responsabili le forze di occupazione israeliane per aver deliberatamente preso di mira e ucciso la nostra collega Shireen Abu Akleh.

Cisgiordania, giornalista di Al Jazeera uccisa a Jenin durante uno scontro a fuoco

Tel Aviv ha respinto le accuse e ha reso noto di aver aperto un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto.

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Shireen Abu Akleh (Screenshot Instagram @aljazeera)

Il Premier israeliano Naftaline Bennett ha dichiarato.

Il presidente palestinese accusa Israele senza prove solide. Sulla base dei dati a nostra disposizione, c’è una probabilità da non scartare che palestinesi armati che sparavano in modo selvaggio abbiano provocato la dolorosa morte della giornalista.

Il premier palestinese Abu Mazen ha invece parlato di “esecuzione” ritenendo “il governo israeliano pienamente responsabile di questo atroce crimine” evidenziando che questo rientra nella “politica quotidiana perseguita dall’occupazione contro il nostro popolo, la sua terra e i suoi luoghi santi“.

Stando al ministero della Sanità palestinese, Ali Samodi, secondo giornalista colpito, è stato centrato alla schiena, ma non è in gravi condizioni.

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Il reporter ha spiegato che si trovava con la collega assieme ad altri giornalisti nelle “vicinanze delle scuole dell’Unrwa vicino al campo di Jenin“, aggiungendo anche che “tutti indossavano elmetti e divise da giornalisti“.

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