Carabiniere in servizio si suicida con un colpo di pistola. La tragica scoperta del collega. I dettagli

Una tragedia quella che è capitata in un piccolo borgo in cui l’appuntato lavorava da qualche tempo. I parenti e gli amici non sanno dare una spiegazione.

Carabinieri
Insegna ʻCarabinieriʼ (Facebook)

Si tratta di una situazione drammatica di cui, purtroppo però, non è il primo caso che si è verificato. Anzi, in realtà, ne sono avvenute già tante in precedenza e nei confini italici.

Ci stiamo riferendo, per la precisione, a quello che stavolta è successo a Borgo Santa Maria, una piccola frazione di Pesaro. Si tratta di una disgrazia che ha lasciato i colleghi e i famigliari sotto choc.

In particolare, protagonista di tale sciagura è stato Andrea Giommi che nel momento della scomparsa ricopriva il ruolo di Carabiniere. Non si conoscono, per ora, i motivi di questo gesto estremo, ma pare comunque piuttosto evidente che si possa parlare di suicidio.

Secondo quanto è stato riportato, infatti, il cinquantenne è stato trovato da un altro uomo che lavorava insieme con lui. Sulle prime si pensava che non si fosse sentito bene, ma dopo poco è risultato palese che si fosse tolto la vita con la pistola di ordinanza.

Così, sembra che quel fatidico giorno Giommi fosse entrato in ufficio per la solita ora, verso le 18.00 e che abbia deciso, quindi, di puntarsi la pistola alla tempia e premere il grilletto.

Gli altri particolari del dramma

I più informati, perciò, ci fanno sapere che Andrea era sposato e padre di famiglia. Due anni fa aveva contratto Covid-19, proprio al principio della diffusione della pandemia.

Andrea Giommi
Uno scatto di Andrea Giommi (Facebook)

Comunque, dopo qualche tempo, era guarito, si era rimesso in forma e aveva potuto, per l’appunto, riprendere servizio da dove lo aveva lasciato in precedenza.

Inoltre, fino ad ora aveva svolta una carriera degna di rispetto, era apprezzato in campo lavorativo ed era considerato anche come una persona incline alle relazioni sociali.

Ci si domanda, quindi, quale sia stata la sua motivazione e se nel caso abbia scritto qualcosa dove possa aver dato delle spiegazioni in merito.

Naturalmente, appena i colleghi si sono accorti di quella grave condizione, hanno tempestivamente avvisato l’ambulanza che è perciò arrivata sul posto nell’immediato. Tuttavia, non c’è stato nulla da fare, poiché il carabiniere era già deceduto.

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Proprio in quel frangente peraltro si è potuto appurare la presenza della ferita sulla testa che di primo acchito non era stata notata.

 

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