Fame d’amore, Francesca Fialdini e il dramma anoressia: “Giada si è salvata così…”

Francesca Fialdini e il dramma dell’anoressia: la conduttrice televisiva ha raccontato con la docuserie Fame d’amore delle storie che hanno commosso tutti.

Francesca Fialdini Fame d'more
Francesca Fialdini (da Instagram)

Storie drammatiche quelle raccontate dalla conduttrice Francesca Fialdini nell’ultimo appuntamento della docuserie Fame d’amore. In onda su Rai Tre in seconda serata il 25 aprile, sono state forti le emozioni per le storie di Giada Camilla Elena ed Adriana. Il tema comune, filo conduttore drammatico, è quello dei disturbi alimentari che sfociano in anoressia e obesità.

Sono purtroppo tanti i casi, soprattutto di giovani ragazze, alle prese con queste malattie che speso vengono sottovalutate, prima di diventare poi davvero difficili da superare. Negli occhi lucidi degli spettatori è rimasto il grido di dolore di queste persone, alle prese con un ritorno alla vita che non sempre appare facile. Non tutti ce la fanno a rialzarsi.

La conduttrice toscana ha lanciato un messaggio di speranza, regalando anche un sorriso a queste ragazze che con tanta fatica e tenacia sono riuscite ad alzarsi. Giada Camilla ed Elena passo dopo passo contro l’anoressia, Adriana contro l’obesità. Mali che non sempre si riesce a sconfiggere se non dopo mesi di sacrifici e dure lotte contro un nemico invisibile che spegne la vita.

Fame d’amore, le angosce di Giada Camilla ed Elena

Nell’ultima puntata di Fame d’amore Francesca Fialdini ha acceso i riflettori su criticità spesso sottovalutate nella società contemporanea. E che sono figlie di disturbi alimentari che spesso nascondono un profondo malessere interiore.

 

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Il resoconto della vita della giovane atleta Giada ha portato alla luce il suo grande disagio fisico e psichico. Una ragazza, come tante altre, che voleva affacciarsi all’adolescenza spensierata che caratterizza ogni gioventù.

Tanti genitori delineano, purtroppo, una sottile stradina in cui invitano la prole a seguire. Anche in questa circostanza, Giada, ha realizzato il sogno sportivo che non le apparteneva. Era il classico” per fare piacere a mamma e papà”.

Frasi di routine in una vita declassata. Compiere le inclinazioni che non riflettono la propria personalità può dar origine a patimenti irrevocabili. Si fa avanti la necessità di mettersi in mostra ma scomparendo proprio com’è data l’anoressia.

Una truce verità che porta a galla una voragine interna che non viene mai riempita. Si tocca il fondo per poi scavare sempre di più. L’affannosa ricerca del proprio posto nel mondo diventa insopportabile.

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La cura? L’amore sincero. Giada, come tanti coinvolti nella malattia che rende la vita un luogo di perdizione terrena, è sulla buona strada. La risalita verso quella calda luce dal sapore vivo e rassicurante è pronta a tenderle la mano per sempre.

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