Simona Ventura, un viaggio nel mistero fitto e nella vivacità del luogo più carismatico d’Italia. Tutto va rigorosamente posto in un angolo del cuore.
“Sempre sulla cresta dell’onda”, come si definiva ai tempi della conduzione dell’Isola dei Famosi. Verità non è mai apparsa più vera per la bella torinese che ha sempre messo la faccia nelle cose che ha fatto.
Simona Ventura ha esordito talmente giovane nel mondo dello spettacolo che sembra che stia da sempre nel tubo catodico. Il concorso di bellezza le offrì il primo ingaggio televisivo. Lei, in realtà, voleva diventare una giornalista.
La grande passione per lo sport la orientò verso la ginnastica diplomandosi all’ISEF. Ancora oggi ama trascorrere molto tempo in palestra a tonificare il corpo che non risente, affatto, del passare degli anni.
Simona Ventura, alla scoperta dei luoghi incantati
Un matrimonio alle spalle, due splendidi ragazzi, e qualche tradimento imposto per ripicca, o almeno i rumors così spifferavano. Costantemente sincera, Simona ha ammesso le sue colpe nel matrimonio con l’ex calciatore Bettarini.
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Tutto a posto, tutto passato, oggi vigono buoni rapporti per il bene dei ragazzi e anche della bellissima Caterina che adottò dalla nascita. Per Simona la famiglia è al centro della sua vita. Anche i suoi genitori, spesso, sono stati invitati in trasmissioni con lei.
Da poco si è conclusa la sua esperienza alla Rai con l’amica Paola Perego. Oggi è alla conduzione di Ultima Fermata in cui si destreggia come solo lei sa fare. La sua professionalità non è mai stata messa in dubbio.
Simona sta postando degli scatti, in questi giorni, da una città del meridione molto nota. Si tratta della bellissima Napoli dove spesso ritorna per gustare tutta l’allegria del logo partenopeo e delle prelibatezze culinarie.
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Gironzoli vari tra i vicoli della città pieno di mistero. Una tappa obbligatoria è nella stradina che porta ai negozi tipici dell’artigianato. I presepi di San Gregorio Armeno sono conosciuti e visitati da tutto il mondo.
Un immancabile scatto accanto al principe della risata, Totò, è d’obbligo. Simona ci tiene a sottolineare che un mestiere così difficile, e ricercato, va rigorosamente preservato