Influenza suina, nuovi casi. Come si prende e quali sono i sintomi

Si sta parlando molto di questo virus che forse ha già interessato alcune persone nel nostro Paese. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

stetoscopio
Uno stetoscopio (Pixabay)

In questi giorni, soprattutto per un caso di cronaca che forse ha interessato questo problema, si sta discutendo riguardo a quella che viene denominata influenza suina.

In particolare, secondo quanto è stato riportato nelle ultime ore, pare che c’entri l’infezioni da stafilococco, anche, se in realtà, pare che sia presto per darne una definizione precisa.

Questa tipologia di influenza, però, in teoria, generalmente dovrebbe colpire gli animali, e, quindi, non l’uomo. Così, i sintomi, stando a ciò che fanno sapere gli esperti, dovrebbero essere un po’ gli stessi dei malanni stagionali, cioè febbre, tosse, e quant’altro.

Il virus, che viene chiamato anche A/H1N1, pare che già anni fa, all’incirca agli inizi del Duemila, era circolato anche in Italia. Tuttavia, sembra che questa pandemia, se così si vuole definire, sia terminata poco dopo, più o meno a un anno di distanza.

Oggi, però, sembrerebbe che non sia da escludere che possa essere finita in maniera drastica e che non ci siano ancora casi come questi.

Altre informazioni, peraltro, ci raccontano che questo tipo di virus non sembrerebbe molto comune e anzi potrebbe colpire più che altro coloro che hanno una vicinanza piuttosto diretta, per l’appunto, con dei maiali. In particolar modo, quindi, chi lavora all’interno di allevamenti.

Gli altri dettagli della malattia

Così ci si è anche chiesto se si possa contrarre questa malattia, per esempio, mangiando della carne di suino. Prendiamo con le pinze, però, l’affermazione che questo potrebbe non avvenire per il fatto che, una bistecca, una volta cotta, possa aver eliminato completamente i batteri nocivi.

Un termometro
Un termometro (Pixabay)

Si è parlato molto, peraltro, della ragazza di Perugia che è morta dopo delle complicazioni a seguito di una polmonite.

Ad oggi, però, anche in questo caso, è bene andarci piano e non arrivare a conclusioni che sulle prime potrebbero rivelarsi infondate e affrettate.

In effetti, la famiglia di Maria Elia, questo il nome della diciassettenne, al momento è seguita dall’avvocato Antonio Cozza che giustamente vuole attendere la conferma definitiva da parte del medico-legale per essere certo che la ragazzina abbia veramente contratto questo virus.

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Soltanto gli esami istologici possono avvicinarsi a qualcosa di simile alla verità dell’accaduto. Per questa ragione, è meglio non parlare come se ciò fosse una prova provata.

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