“Una gogna mediatica”, Storie Italiane: la verità del vicepreside sul caso Montale

Eleonora Daniele apre la puntata di Storie Italiane occupandosi del caso del liceo Montale, alle prese con un presunto rapporto particolare tra la preside e un alunno.

Liceo Montale
Il liceo Montale (Facebook)

La puntata di Storie Italiane si apre con il caso che sta tenendo banco in Italia ormai da una settimana: il caso del liceo Montale di Roma e della preside Sabrina Quaresima, che avrebbe avuto, il condizionale è d’obbligo, una relazione con uno studente dell’Istituto.

Ospiti in studio la giornalista Valentina Santarpia del Corriere della Sera e l’avvocato Andrea Catizzone. La preside, arrivata da solo un anno nel liceo classico capitolino, ha rilasciato un’intervista esclusiva proprio alla Santarpia, uscita sabato sul sito del quotidiano, nella quale ha parlato per la prima volta di quanto gli stesse accadendo.

“E’ terribile. Tanta angoscia e tanta sofferenza. Non oso immaginare se avessi avuto dei figli che purtroppo non ho, cosa avrebbero provato andando a scuola” ha dichiarato la dirigente, in uno degli spezzoni che Eleonora Daniele ha mostrato in onda.

La cinquantenne ha voluto anche specificare quanto il rapporto con il ragazzo, rappresentante d’Istituto, sia stato tutt’altro che intimo, ma invece improntato sulla scuola, visto che in quel periodo era in corso un’occupazione.

In collegamento da Roma, anche l’inviato Francesco Milazzo, con al fianco l’ex vicepreside del liceo, il professor Luigi Botticelli, che ha usato parole molto dure ed è apparso battagliero.

Storie Italiane, il vicepreside si infervora: “Ma lei era qui?”

Tra lui e la dirigente scolastica Quaresima il rapporto di collaborazione non è mai stato dei migliori, e sempre nell’intervista, la donna ha ammesso di aver pensato fin da novembre di rimuoverlo dal suo ruolo, ma di aver preferito agire con cautela.


37 anni di insegnamento e 10 di lavoro come vicepreside, il docente avrebbe litigato con la preside dopo aver raccolto la testimonianza del ragazzo. “Stiamo diventando un po’ tutti vittime della situazione. E’ una gogna mediatica” le parole del professore.

“Perchè non avete cercato voi corpo docente di fermare tutte queste scritte apparse sui muri della scuola?” chiede l’avvocato Catizzone all’uomo, provocando la sua reazione stizzita. “Scusi ma lei non è nella nostra scuola, ovviamente tutti noi dicenti abbiamo cercato di parlare con i ragazzi” la sua replica.

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Infine, l’insegnante ha lanciato una critica all’attuale preside, che pur non avendo una procedimento penale in corso, è oggetto di un’inchiesta interna da parte del Provveditorato. “Avrebbe dovuto fare chiarezza nel momento in cui ha iniziato a sapere che circolavano delle voci. I genitori ci hanno chiesto se la nostra fosse una scuola sicura”.

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