Puntuale come un orologio svizzero! Torna l’ora legale, vi mostriamo tutti i ‘pro’ del cambiamento più temuto dagli italiani. I dettagli.
Prima di addentrarci in tecnicismi di natura economica, proviamo a spiegare cos’è l’ora legale. In cosa consiste e quali sono i cambiamenti. Con questo termine vogliamo indicare la convezione di spostare le lancette dei nostri orologi un’ora in avanti ed è uno stratagemma voluto dallo Stato che ci consente di usufruire maggiormente delle ore di sole.
Come per tutte le cose ci sono dei pro e dei contro. Ad esempio un fattore di svantaggio potrebbe essere il fatto che durante la notte del cambiamento si dorme un’ora in meno. Ma non temente, perché il nostro corpo sa reagire perfettamente a ciò ed è in grado di recuperare senza problemi.
Ora legale, i benefici in termini economici ed ambientali
I benefici dell’ora legale, però, sono molteplici – anche se molti italiani continuano ad essere scettici a riguardo. Occorre anche tener presente che molti Stati membri dell’Unione Europa non aderiscono a questa particolare convenzione.
Come accennavamo poco fa, i pro del passaggio all’ora legale sono molti e abbracciano diversi fattori. Uno su tutti è senza dubbio avere un’ora di sole in più e questo non guasta mai. Ma ci sono anche tantissimi benefici in termini economici. Vediamo di cosa si tratta.
Sono 7 i mesi in cui l’ora legale è in vigore in Italia – a partire da domenica 27 marzo. E’ stato stimato che in questo lungo tempo ci sarà un risparmio di circa 190 milioni di euro, nonché un minor consumo di energia elettrica. Decisamente non male in questo periodo di forte crisi.
Questo incredibile dato è dovuto al fatto che nei mesi primaverili ed estivi accendiamo solo la sera la luce, mentre durante tutto il giorno riusciamo ad usufruire della luce del sole. Il risparmio sulla nostra utenza è a dir poco garantito.
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Stando agli ultimi dati il risparmio medio per i cittadini si aggira intorno ai 2 miliardi di euro annui. Una cifra da non sottovalutare. Insomma, l’ora legale a quanto pare fa bene all’ambiente e anche alle tasche. Si saranno convinti i più scettici?