Tumore al pancreas: che conseguenze può avere la malattia che ha colpito Fedez

Fedez tira un sospiro di sollievo dopo l’operazione per un tumore al pancreas: ma che tipo di malattia è e che conseguenze può avere?

Fedez e Chiara Ferragni Instagram
Fedez e Chiara Ferragni (foto: @fedez Instagram)

In questi giorni, la famiglia di Fedez, è stata molto in apprensione, come tutti i suoi fan. Il messaggio postato dal cantante comunicando di avere una grave malattia ha generato profonda commozione su tutto il web e si sono rapidamente susseguiti migliaia di messaggi di supporto.

La malattia, si è poi scoperto, era un tumore al pancreas. Fedez si è sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuoverlo e il peggio sembra passato. Dopo l’intervento, sia lui che sua moglie, Chiara Ferragni, hanno aggiornato i fan sulla situazione, spiegando che adesso il cantante sta bene e che l’operazione è perfettamente riuscita.

Ora, Fedez dovrà seguire il decorso post operatorio. Come ha spiegato lui stesso su Instagram, ci vorrà un po’ per tornare a casa dai suoi figli. Nei prossimi giorni, i controlli stabiliranno il suo esatto stato di salute.

Tumore al pancreas, tutto quello che c’è da sapere: diagnosi ed evoluzione della malattia

Nello specifico, Fedez si è ammalato di tumore neuroendocrino del pancreas. Si tratta di un tipo di tumore piuttosto raro, che rappresenta circa lo 0,5% di tutti i tumori maligni riscontrati. In Italia ne vengono colpite 4 o 5 persone ogni 100mila abitanti.

intervento tumore al pancreas
Pianta anatomica intervento di rimozione tumore al pancreas (foto: @fedez Instagram)

La diagnosi può avvenire per caso, durante accertamenti eseguiti per altri motivi. Oppure in seguiti ad analisi specifiche per alti livelli nel sangue di ormoni o di altre sostanze prodotte dal tumore, come la cromogranina A.

L’evoluzione della malattia, solitamente è poco prevedibile. Possono essere tumori poco aggressivi oppure degenerare rapidamente, creando metastasi a distanza, concentrate principalmente in fegato, ossa, polmoni.

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Le terapie possibili, oltre all’intervento chirurgico per l’asportazione, sono diverse. Qualora non si possa intervenire, si procede con bioterapie, iniettando mensilmente un ormone sintetico che possa rallentarne la crescita. Successivamente, se le cellule tumorali si accrescono, si opta anche per la chemioterapia, oppure per la terapia radiorecettoriale: iniezione di un radiofarmaco che riconosce le cellule tumorali agendo in modo mirato.

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