Grave perdita in politica, scompare ex presidente operaio di una regione italiana

Una scomparsa improvvisa che ha necessariamente rattristato non soltanto i colleghi ma anche tutti coloro che avevano apprezzato il suo impegno.

Italia
Una mappa dell’Italia (Facebook)

Proprio di recente, di preciso il 15 Marzo, ci ha lasciato una figura piuttosto importante della politica italiana e che, nel momento della dipartita, aveva raggiunto gli ottant’anni in quello stesso giorno. Un traguardo davvero decisivo per un uomo che aveva assolutamente riempito la sua vita con attività e incarichi degni di nota.

Il carisma, come è stato riportato da chi lo conosceva da vicino, di sicuro non gli faceva difetta e per questo motivo e anche per la sua professionalità, ha ricoperto dei ruoli fondamentali che tutti noi dovremmo ricordare. È stato un momento delicato per coloro che hanno collaborato insieme con questa personalità di spicco della Sinistra.

In realtà, prima di cominciare una carriera in questo senso, aveva anche prestato servizio in un ambito del tutto differente. Anzi, potremmo anche affermare che, avendo cominciato un percorsa in qualità di operaio, di strada ne ha veramente fatta tanta.

Ben presto, già da abbastanza giovane, si interessò alle questioni politiche a tal punto da diventare militante di del Partito Comunista Italiano.

Un personaggio che ha scritto un pezzo di storia

Insomma, dopo un iter sempre più in salita, nel quale si occupò da vicini dell’amministrazione della regione Umbria, più avanti, all’incirca nella seconda metà degli anni Ottanta, grazie all’esperienza acquisita divenne addirittura Presidente della suddetta regione.

Ci stiamo riferendo, per l’appunto, a Francesco Mandarini che, per cinque anni, portò avanti con dedizione questo importante impegno. In seguito, invece, si occupò anche della rivista denominata Micropolis.

Così, come è stato annunciato in maniera puntuale da Il manifesto, l’ex governatore se ne è andato da neo ottuagenario, secondo quanto ha tempestivamente informato Tommaso Bori, segretario regionale del Pd. L’ultimo addio, quindi, anche dalla collega Simona Meloni che non ha potuto esimersi dall’esprimere il profondo cordoglio.

Descritto come una persona di valore e anche animato da forti sentimenti di giustizia, forse anche grazie a un trascorso che gli ha dato l’opportunità di capire più profondamente la realtà e quello che si sarebbe potuto cambiare per rendere la nostra società più democratica.

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Un politico, dunque, molto stimato nell’ambiente e che ha saputo rendersi protagonista della storia italiana e di dare un suo decisivo e interessante contributo.

 

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