Alessandro Borghese, lo Chef di 4 Ristoranti, apre un nuovo ristorante, la data è decisa e il menù è pronto, bisogna solo aspettare il grande giorno.
Cuochi d’Italia, 4 Ristoranti, Piatto Ricco e Kitchen Sound, Alessandro Borghese non ha sbaragliato solo il mondo della cucina ma anche quello della televisione, i suoi programmi sono seguitissimi e molto amati.
Lo chef sta per inaugurare il suo nuovo ristorante, menù, location e data sono decisi, la presenza è d’obbligo e speriamo che il voto sia “diesci”, come è solito dire proprio lui.
Il nuovo ristorante
Il ristorante che si chiamerà Alessandro Borghese – Il lusso della semplicità, proprio come quello milanese.
L’apertura è prevista per fine aprile, ma vediamo dove sarà e cosa propone il menù, tutto nuovo e su misura per questo locale alla moda e all’avanguardia, proprio come il suo proprietario.
La cornice perfetta immersa, letteralmente, tra i palazzi colorati e antichi della città famosa per i suoi canali, il carnevale e un Festival Cinematografico degno delle più grandi star internazionali. Sarà Venezia ad ospitare il nuovo locale di Alessandro Borghese, che si è voluto tuffare in questa nuova avventura preparando un menù ad hoc.
Il ristorante sarà situato nel Casinò della città, a Palazzo Ca’ Vendramin Calergi, che ha destinato al locale ben 740 metri quadrati del suo spazio, divisi in due aree, 400mq per l’interno e 340 per il giardino affacciato sul Canal Grande. Il palazzo è uno tra i tanti storici della città, risale al cinquecento, ed è situato nel sestiere Cannaregio.
L’idea del nuovo ristorante a Venezia è nata dopo l’occasione che ha visto chef Borghese protagonista della raccolta fondi per Confindustria dopo l’acqua alta del 2019. In seguito è arrivata la pandemia e sarebbe stata un motivo per mollare, ma Borghese e il suo staff ci hanno creduto e hanno portato a termine il progetto.
“Visto il Covid avremmo potuto rinunciare, ma ci abbiamo creduto. E adesso inaugurare, a fine aprile, un ristorante a Venezia mi emoziona molto: per me è una città speciale, oltre che il luogo in cui scappo con mia moglie per una fuga romantica”, una città che adesso acquisterà ancora più significato vista la grande impresa in un periodo non facile.
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Nel menù verrà omaggiato il territorio ma anche riproposte le tipicità dello chef, che ha organizzato bene il tutto, “Apertura dalle ore 10 con tarda colazione-brunch, pranzo e cena. Sala da 30 posti per il menu gourmet, bistrot da 50 coperti con i miei classici, dalla cacio e pepe all’agnello alla torba. Poi nuovi piatti che omaggiano il territorio, anche dell’entroterra: sarde in saor, bigoli all’anatra, risotto di Gò…”.