Passeggiare fa molto bene al nostro corpo, allevia la tensione, fa bene alla circolazione e secondo alcune ricerche facendo un certo numero di passi al giorno si può vivere più a lungo.
L’attività fisica in generale fa bene, a chiunque e a qualunque tipo di fisico, anche una semplice passeggiata può migliorare la salute, fisica e mentale, di una persona. Una passeggiata all’aria aperta può migliorare la giornata e un certo numero di passi al giorno possono incidere anche sulla lunghezza della nostra vita.
Naturalmente non è uguale per tutti, può cambiare a seconda del tipo di fisico, dell’età e del sesso ma certo è che più sono e meglio è, anche perché numerosi studi dimostrano che l’attività fisica riduce notevolmente il rischio di malattie cardiovascolari diabete e alcuni tipi di tumore, aumentando l’aspettativa di vita.
Quanti passi fare per vivere più a lungo
Gli studi in merito sono numerosi ma quasi tutti consigliano la stessa cosa.
Gli studiosi consigliano almeno diecimila passi al giorno, un obiettivo non impossibile e facile da tenere sotto controllo grazie alle app di fitness e ai dispositivi come gli smart watch che monitorano il numero dei passi, le calorie bruciate, il battito cardiaco e molti altri aspetti. Il tipo di attività da svolgere e il numero di passi ottimale può variare a seconda dell’età di ogni individuo.
Secondo gli studi condotti su più di 47mila soggetti, provenienti da tutti i continenti, gli scienziati hanno stabilito quanti passi fare per ridurre il rischio di mortalità legata ad alcune patologie. Il risultato è stato che il 25% degli adulti che compivano più passi ogni giorno avevano dal 40 al 53% di possibilità in meno di morire rispetto all’altro 25%.
Per gli adulti di circa 60 anni la riduzione si verificava con il compimento di un totale di passi compreso tra i 6000 e gli 8000, per gli adulti di età inferiore invece il rischio diminuiva tra gli 8000 e i 10.000 passi. Per i più giovani è consigliato anche superare questi range, non che questo riduca maggiormente il rischio di morte, ma può migliorare la salute.
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Ciò che non influisce in alcun modo sulle percentuali di mortalità è la velocità con cui si compiono i passi, che un individuo ne compia 40 al minuto invece che 100 non ha nessun effetto sul risultato finale, è l’azione in sé a determinare il risultato.