Un momento che è entrato di diritto nella storia del Festival di Sanremo. Correva l’anno 1995 e Pippo Baudo si vide costretto a un gesto coraggioso.
Per anni Pippo Baudo è stato il re incontrastato della televisione italiana, ed oggi è considerato giustamente uno dei grandi del piccolo schermo. Il conduttore siciliano mantiene inoltre il record imbattuto per il maggior numero di edizioni del Festival di Sanremo condotte, ben 13.
La sua prima volta all’Ariston risale ancora al 1968, quando affiancato da Luisa Rivelli proclamò i vincitori Sergio Endrigo e Roberto Carlos. L’ultima è stata invece nel 2003, aiutato da Serena Autieri e Claudia Gerini e che vide trionfare quell’anno Alexia con Per dire di no.
A rimanere nella storia, però, sono rimaste le edizioni della prima metà degli anni Novanta, quelle per lui di maggior successo e che lo hanno visto macinare milioni di telespettatori. L’edizione del 1995, in particolare, è entrata nella storia non solo per la bellezza delle sue vallette e la sfarzosa scenografia, ma anche per un fatto in particolare che è entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo e che all’epoca fece molto discutere. Oggi lo vogliamo ricordare con voi.
Sanremo ’95, quando Pippo Baudo sventò l’irreparabile
Quella che nel 1995 sta andando in onda è un’edizione dei record, destinata ad essere ricordata per aver lanciato molti artisti oggi famosissimi, come Gianluca Grignani, Andrea Bocelli, Giorgia e Daniele Silvestri. Tutto sembra svolgersi per il meglio, quando, durante una delle serate, succede l’irreparabile.
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Un uomo, Pino Pagano, durante la diretta dall’Ariston, si siede su una balconata con le gambe a penzoloni, minacciando il suicidio. Baudo non ci pensa due volte, e a grandi falcate lo raggiunge, mettendosi di fianco a lui e riuscendo a farlo desistere dall’intento. Un gesto applaudito da tutta la platea.
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Anni dopo lo stesso protagonista del gesto avrebbe rivelato essersi trattato, però, di null’altro che una farsa. Il disoccupato ricevette 20 milioni di Lire come compenso, attratto anche dalla popolarità e l’attenzione che ne avrebbe ricevuto. Un’idea che mise a punto con la produzione della manifestazione. “Non ho contattato direttamente Pippo, ma persone vicine a lui. Oggi non lo rifarei” ammise.