Elezione Presidente della Repubblica: i risultati della terza votazione

Elezione Presidente della Repubblica, proseguono alla Camera gli spogli per eleggere il nuovo Capo dello Stato: ecco com’è andata la terza votazione

Elezione Presidente della Repubblica: i risultati della terza votazione
Il Parlamento italiano in seduta comune © Getty Images

Si prosegue alla Camera nelle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica. Il Parlamento è riunito in seduta comune per il terzo giorno consecutivo, al momento non è ancora stato possibile individuare un nome condiviso per dare un successore a Sergio Mattarella.

Il presidente uscente, per la verità, continua ad avere un certo numero di sostenitori che gli chiedono un mandato bis, di ‘garanzia’, un po’ come avvenne per Giorgio Napolitano al termine del suo primo mandato, che fu bissato nel 2013.

Proprio Napolitano fu il predecessore di Mattarella e dopo circa un anno e mezzo si fece da parte, al maturare delle condizioni per l’elezione di un nuovo nome. E’ presto per dire se si sia in una nuova impasse generale difficile da sciogliere, in passato ci sono stati presidenti eletti anche al 21esimo scrutinio.

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Intanto, vediamo com’è andata quest’oggi la terza votazione. Il Capo dello Stato uscente Mattarella, come detto, ha raccolto diversi voti, 125 per l’esattezza.

Elezione Presidente della Repubblica: i risultati della terza votazione
L’urna per le votazioni dell’elezione del Presidente della Repubblica © Getty Images

A seguire, Guido Crosetto, ex deputato e tra i fondatori di Fratelli d’Italia, ha raccolto 114 preferenze. 62 i voti per Paolo Maddalena, 52 quelli per Pier Ferdinando Casini, 20 per Giancarlo Giorgetti, 8 per Marta Cartabia, 7 per Umberto Bossi e Pier Luigi Bersani. Ben 412 le schede bianche, 22 nulle, con 40 voti dispersi.

Proseguiranno le trattative tra i partiti per cercare di esprimere una maggioranza. Intanto, superato lo ‘scoglio’ delle prime tre votazioni, si abbassa il ‘quorum’ per l’elezione del Presidente. Dal quarto scrutinio, infatti, la Costituzione prevede che sia sufficiente la maggioranza assoluta dei voti (50%+1) e non più i due terzi.

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Intanto, c’è chi esprime ottimismo sull’elezione del Presidente entro il weekend. Matteo Renzi ha dichiarato che entro domani o dopodomani l’accordo potrebbe arrivare.

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