Vladimir Luxuria, nota attivista, confida la motivazione sul suo passaggio totale: tutta colpa di una prolungata assenza reale.
Un personaggio da non prendere sotto le righe Vladimir Luxuria. Laureata con lode, non ha mai permesso a nessuno di scavalcarla in saggezza e istruzione. Natia in una cittadina di provincia del pugliese, ha compreso, fin da piccola, che il corpo che la rivestiva non combaciava con l’essere che era.
Vladimiro, questo il suo nome di battesimo, si è spesa moltissimo per affermare i diritti della comunità LGBTQ. Con grande tenacia e dopo aver mosso i primi passi nel suo cambiamento nel diventare donna, è divenuta la portabandiera dei transgender. Sua l’organizzazione del primo Gay pride.
La sua attività di difesa degli omosessuali, va a pari passi con la sua carriera artistica. Diventa attrice e scrittrice con buon successo della critica. Partecipa all’Isola dei Famosi dove ne esce vittoriosa. Il reality le darà una maggiore notorietà grazie anche alla sua ottima verve comunicativa.
Vladimir Luxuria confessa finalmente il motivo
Corre l’anno 2006 e Bertinotti si accorge di lei, e della sua voglia di riscatto, invitandola a candidarsi nel partito di Rifondazione Comunista. Vladimir è lusingata e ammalia tutti con la sua erudizione e serietà. Riuscirà ad oltrepassare i portoni di Montecitorio affermandosi come prima transgender parlamentare d’Europa.
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Vladimir ha già affrontato molte controversie solo per il fatto che ci ha messo la faccia per affermare il suo pensiero. Si è ritrovato di fronte a molte minacce e attacchi personali. Ma, orgogliosa e combattiva, non ha mai ceduto e ancora oggi è un punto di riferimento sia nell’ambiente dello spettacolo che in quello dei militanti verso un equilibrio sociale davanti alla legge.
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Nonostante sia agguerrita nella difesa delle persone che, come lei, sentono di non appartenere al genere di cui sono dotati, Luxuria ancora non ha dato pieno consenso al cambiamento del sesso. Lei stessa spiega che quest’ultimo passo, non è così facile anche se la sua anima e la sua vita corrente sono già improntati al femminile. Ha già subito i primi accorgimenti per il passaggio e anche se, teme un po’ l’anestesia, andrà avanti. Assolutamente non c’è pentimento perché è proprio la cavernosità, il suo profondo nucleo, che vuole essere preponderante al genere femminile.