Paolo Calissano, l’ex compagna sputa fuori il rospo dopo la tragedia: “Non lo escludo affatto…”

Paolo Calissano, scomparso attore di talento, lascia molti punti interrogativi: l’ex compagna decide di dire la sua in tal proposito.

Paolo Calissano instagram

Era ilre delle soap opere italiane. Senza la presenza del carismatico, compianto, Paolo Calissano non si metteva in piedi una fiction. Bello, carismatico, colto, un vero gentleman, era amatissimo dal pubblico e le ospitate in tv erano, per lui, pane quotidiano. Al Maurizio Costanzo Show aveva la poltrona di privilegio.

Nato a Genova, laureato in Economia e Commercio, Paolo inizia la sua carriera come portiere nella squadra della Sampdoria. La passione per la recitazione gli fa provare la strada del cinema e subito viene ingaggiato. Ha un talento esplosivo e buca il video, la sua carriera decolla senza ostacoli.

Calissano ha recitato anche con Barbara D’urso ne La dottoressa Giò. Versatile è stato anche il protagonista di un video musicale e ha avuto molto successo con le prime a teatro. Una persona sempre seria, sorridente, gentilissima useranno dire di lui i colleghi di lavoro .

La strana scomparsa di Calissano pieno di ombre

Il 30 dicembre Paolo, all’età di 54 anni, è stato trovato senza vita sul letto della sua camera, intorno i farmaci che assumeva quotidianamente per contrastare la mancanza di sonno. L’attore, che ha studiato a Boston, combatteva da tempo contro una terribile depressione che non gli lasciava respiro.

 

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Per una vicenda di droga e il caso mortale di una sua fidanzata, il mondo dello spettacolo non gli aveva mai concesso una seconda chance. Paolo era molto sofferente e, sebbene fosse stato un marchio di garanzia per il sicuro successo di qualche prima, per lui il futuro si prospettava più nero di sempre.

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Quel fatidico giorno la sua amica, ex compagna, Fabiola Palese, si reca nel suo appartamento e lo trova esanime. Mobilitati i soccorsi, la donna dichiarerà agli inquirenti che lo aveva sentito fino alla sera prima su WhatsApp. Smentisce la possibilità di un suicidio, anzi sottolinea che il portone di casa non aveva la doppia mandata quando aveva inserito le chiavi. Fabiola conosceva perfettamente Paolo e sa che mai si sarebbe tolta la vita. Punta il dito su chi non gli aveva permesso di riscattarsi da un errore che aveva compiuto nella sua vita. Non riceveva più chiamate per una parte in un film e nessuno era interessato ai suoi scritti. Era rimasto da solo e in solitudine ha lasciato questo mondo in cui non trovava più spazio

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