Annalisa Minetti si racconta a cuore aperto, la cantautrice e atleta paralimpica continua a lottare come ha sempre fatto e fa una rivelazione ai fan
Una vera combattente, questa si è dimostrata sempre nella sua vita Annalisa Minetti. Una personalità forte, piena di gioia di vivere, che non ha accettato passivamente la sua disabilità. Dai 18 anni in poi ha perso gradualmente la vista, ma ha saputo trovare dentro di sé la forza per realizzare grandi cose.
Settima classificata a Miss Italia nel 1997, ha trionfato al Festival di Sanremo nel 1998 e, oltre alla carriera cantautoriale, si cimenta come atleta di grande livello. Medaglia di bronzo alle Paralimpiadi nel 2012, ha dovuto saltare l’appuntamento di Tokyo non potendo qualificarsi per la positività al Covid, ma già pensa alla rassegna del 2024, quando avrà 48 anni.
Personaggio televisivo, scrittrice e molto alto, Annalisa è un vero e proprio esempio di forza di volontà e di possibilità di vivere una vita piena nonostante le disabilità. Qualche tempo fa, si è raccontata in una intervista, parlando, tra le altre cose, di una novità che cambierà in meglio la sua vita.
Annalisa Minetti, la svolta nella sua vita: “E’ una cosa meravigliosa”, la novità che cambia tutto
Un aiuto concreto per vincere, o comunque per vivere meglio la sua disabilità, frutto della tecnologia e che può rappresentare una speranza per tutti i non vedenti.
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Annalisa raccontava infatti qualche mese fa a ‘Il Giornale’:
Non si tratta di un dispositivo che fa tornare la vista, ma permetterà ai non vedenti di percepire le immagini, che saranno descritte tramite un auricolare bluetooth. Sarà un passo fondamentale verso l’autonomia, per esempio per leggere senza l’aiuto di nessuno. E’ una novità meravigliosa, anche perché il dispositivo riconosce i volti di chi abbiamo davanti e li comunica all’orecchio.
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Sulla sua forza interiore, da esempio per molti, Annalisa spiegava inoltre:
Ho lavorato molto sulla motivazione e ho creato una società che insegna proprio questo. Dovrebbe diventare una materia scolastica. La mia forza arriva anche dal rispetto che ho per il dono della vita, cerco di non sprecarlo.