Si torna a parlare dell’origine del Covid-19: sarebbe questa l’ipotesi più probabile sull’origine del virus, secondo la dottoressa Alisa Chan.
È ormai passato molto tempo dall’inizio della pandemia da Covid-19, ma ancora oggi si continua a discutere sull’origine del SARS-CoV-2. Su questo tema ha parlato la dottoressa Alina Chan, specialista in terapia genica e ingegneria cellulare del Mit e di Harvard, nel corso di un’audizione di fronte alla commissione Scienza e Tecnologia del Parlamento britannico.
Come riportato dall’agenzia Adnkronos, la dottoressa Chan ha spiegato che l’ipotesi più probabile riguardo l’origine del Covid-19 sarebbe quella della fuga da laboratorio. Infatti i due anni di ricerche di un animale ospite non ha riportato ad esiti concreti per ottenere informazioni dettagliate e sicure sull’origine del Covid-19 e dunque della pandemia.
La dottoressa ha affermato di fronte alla commissione Scienza e Tecnologia del Parlamento britannico.
Credo che l’origine in laboratorio sia la più probabile. Al momento, per coloro che sono a conoscenza dell’origine della pandemia, non è sicuro farsi avanti. Viviamo, però, in un’era in cui ci sono tantissime informazioni archiviate e prima o poi usciranno fuori.
Covid, le parole della dottoressa Alisa Chan sull’origine del virus
L’esperta ha riferito anche la caratteristica unica che avrebbe questo virus, senza la quale non avrebbe provocato questa pandemia.
Abbiamo sentito molti virologi di fama affermare che un’origine artificiale è ragionevole e questi comprendono virologi che modificarono il primo virus della Sars. Sappiamo che questo virus ha una caratteristica unica, chiamata sito di clivaggio della furina. Senza questa caratteristica non avrebbe causato questa pandemia.
La specialista ha anche dichiarato di fronte alla commissione Scienza e Tecnologia del Parlamento britannico.
EcoHealth (organizzazione non governativa che ha sede negli Stati Uniti, ndr) e l’Istituto di virologia di Wuhan stavano sviluppando un sistema per l’inserimento di nuovi siti di clivaggio della furina.
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Dunque la dottoressa ha continuato.
Quindi, abbiamo questi scienziati che all’inizio del 2018 dicono, ‘metteremo dei corni sui cavalli’ e alla fine del 2019 a Wuhan spunta un unicorno.