Denise Pipitone, arriva la testimonianza choc: “Era a bordo di quell’auto”

Denise Pipitone, arriva la testimonianza choc

Denise Pipitone
Piera Maggio, madre di Denise Pipitone (Foto da Facebook)

La vicenda di Denise Pipitone – scomparsa il 1° settembre 2004 mentre giocava nei pressi di casa della nonna – dopo quasi 18 anni continua ad essere un caso nel cuore di noi tutti. Un mistero ancora oggi inspiegabile ai più.

In questi lunghissimi anni, la madre della bambina non ha mai smesso di cercare sua figlia. Non ha mai smesso di affidarsi alla giustizia e soprattutto non ha mai smesso di sperare di riabbracciare, un giorno, la piccola Denise.

Tante e disparate le piste che sono state seguite. Tante le segnalazioni e le fake news che in questi anni sono state prese in considerazione non solo dagli inquirenti e dagli investigatori, ma anche dalla famiglia della scomparsa.

Era a bordo di quell’auto…una nuova rivelazione sul caso Pipitone

Come abbiamo appena detto, nel corso di questi lunghissimi 17 anni il caso di Denise Pipitone è sempre stato al centro della cronaca italiana (e non). Molte, che dire moltissime le segnalazioni su presunti avvistamenti della bambina.

Una di queste segnalazioni, oggi, desta ancora sospetto. Circa due settimane dopo la scomparsa di Denise, sembrerebbe che Piera Maggio abbia ricevuto una telefonata da una adolescente che sosteneva di aver visto Denise con due uomini in una macchina rosso scuro.

L’adolescente in questione è Veronica Panarello – oggi una donna – condannata a 30 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Lorys. In virtù della testimonianza della Panarello, oggi ci si chiede il perché di quella chiamata.

La testimonianza non ha mai avuto un vero e proprio riscontro e sono ancora tanti gli interrogativi. Mi sono avvicinata alla bambina e le ho posato una mano sulla fronte da fornirle un minimo di assistenza – queste le sue parole.

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Veronica Panarello disse di essere convinta che la bambina in questione fosse proprio Denise perché l’aveva vista molte volte in tv. Aveva notato, inoltre, un graffio vicino all’occhio della piccola. Elemento che venne in parte confermato da Piera, trattandosi di una cicatrice.

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