Tragico omicidio, professore trovato morto nella sua auto: il macabro resoconto dell’indagine

Agghiacciante ritrovamento nel centro Italia: cadavere di un professore ritrovato nella sua utilitaria. Le forze dell’ordine stanno indagando a pieno regime sull’omicidio.

Ambulanza (Facebook)
Ambulanza immagine di repertorio (Facebook)

Una scoperta impossibile da dimenticare, quella fatta da un passante ieri pomeriggio, che camminando nel luogo della tragedia ha notato l’auto ferma con all’interno il corpo martoriato del poveretto. I Carabinieri, avvisati dall’uomo, sono arrivati in men che non si dica, non potendo far altro che confermare il decesso del passeggero.

Stando alle prime notizie, la vittima sarebbe stata ritrovata ancora legata con la cintura di sicurezza, sanguinante e con dei segni che farebbero pensare a dei colpi di arma da fuoco. Vicino all’auto dei segni di frenata, che fanno propendere le forze dell’ordine verso un tentativo di fuga e di conseguenza stanno ora indagando sull’ipotesi di omicidio.

La segnalazione è arrivata al 112 verso l’una e mezza di ieri e i militari di zona da allora stanno procedendo con le indagini per capire la dinamica dell’agguato. In zona sono presenti molte telecamere di sicurezza, che potrebbero aiutare gli inquirenti a risolvere il tragico mistero.

Ucciso professore universitario: l’omicidio nel Lazio

E’ quanto scoperto ieri pomeriggio a Tarquinia Lido, provincia di Viterbo, presso le Saline. Vittima, un professore universitario di 50 anni, Dario Angeletti, persona molto nota in zona per il suo lavoro presso l’università della Tuscia.

L’uomo, sposato con una veterinaria e padre di due figli, era un biologo, autore di numerosi articoli su riviste specializzate del settore. L’ipotesi è che abbia cercato di fuggire a bordo della sua Volvo dall’aggressore, che lo ha inseguito e poi raggiunto, finendolo con dei colpi di pistola.

Sarà l’autopsia a fornire con sicurezza maggiori dettagli sulla causa della morte. I segni ritrovati sul corpo al posto di guida lascerebbero propendere verso lo scontro a fuoco.

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La zona dove si è svolto il fatto, è una riserva faunistica, controllata da molte telecamere di sorveglianza. I Carabinieri hanno già sequestrato i nastri e li stanno ora esaminando alla ricerca di indizi.

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